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Tag: La Libreria del Mare

Nata negli Anni Settanta, la Libreria del Mare è stata modellata all’interno di un’antica drogheria nel cuore di Milano. L’ambiente mantiene tuttora il fascino delle botteghe storiche, grazie alla conservazione del mobilio d’epoca in legno di ciliegio e dei soffitti antichi. Inoltre, la struttura del piano terra ricorda i vecchi ponti dei galeoni, con un castello di prua e uno di poppa!

CHI SIAMO: LE ORIGINI

Il resto della libreria, in origine, era arredato con cavalletti, assi di legno e panni blu; il piano interrato, invece, era il risultato del recupero delle vecchie cantine del palazzo… Un ambiente spoglio, con muri sgretolati e moltissima umidità.

A quei tempi l’offerta editoriale non era molto vasta; di conseguenza, la libreria disponeva di un piccolo salotto e di un enorme acquario da oltre mille litri. Fortunatamente, negli anni successivi il numero di pubblicazioni disponibili è aumentato enormemente e, purtroppo, abbiamo dovuto sacrificare quegli spazi.

CHI SIAMO: GLI ANNI OTTANTA E NOVANTA

Dopo varie gestioni, all’inizio degli Anni OttantaPiera Casari ha iniziato a plasmare la libreria come la vedete oggi! Per il piano terra, infatti, ha commissionato la creazione artigianale di nuovi mobili in legno, in linea con lo stile della bottega; al piano interrato, invece, ha scelto di piastrellare e isolare le vecchie cantine con un intelligente sistema di doppie pareti e controsoffitti a volta.

A cavallo fra vecchio e nuovo millennio, la Libreria del Mare ha ampliato anno dopo anno l’assortimento di libri e altri prodotti in vendita. Inoltre, ha promosso la cultura del mare non solo a Milano, ma anche a Genova! Infatti, il Salone Nautico ha ospitato numerose volte lo stand della libreria, centro di interesse per tutti gli appassionati. Infine, la creazione di un sito internet dotato di e-commerce ha aperto le porte della nostra bottega anche oltre i confini nazionali!
CHI SIAMO: IL NUOVO MILLENNIO

A partire dal 2017, con l’ingresso in società di Simona e Alessandro, dipendenti storici di Piera, la libreria ha ulteriormente aumentato l’impegno per la divulgazione della cultura marinaresca.

Oggi, alla Libreria del Mare potrete incontrare gli autori più affermati del settore e anche alcuni emergenti. Fra i nostri ospiti ricordiamo Bjorn Larsson, Elisabetta Eordegh e Carlo Auriemma, Simone Perotti, Giovanni Soldini e Davide Besana. Ma non solo: Claudio Di Manao, Giovanni Malquori, Bruno Cianci, Marianna De Micheli e tanti altri!

Inoltre, la libreria ha avviato numerose collaborazioni con istituzioni pubbliche e private sul territorio, fra cui BookCity Milano e “I giovedì in libreria” del Comune di Milano. Senza dimenticare, però, l’Ocean Film Festival Italia e Urban Blue City Milano.

Nel 2019 il totale rinnovamento del sito internet e dell’e-commerce ha ufficialmente portato la libreria nel Nuovo Millennio! In aggiunta, la creazione del nostro “Blog del Mare” ha offerto nuova vitalità a un progetto che dura da quasi mezzo secolo.

Grazie al lavoro svolto nei decenni, la Libreria del Mare vanta una straordinaria sezione dedicata ai portolani e alle carte nautiche… Ma non solo! A oggi abbiamo una selezione di quasi diecimila libri e altri articoli, che attira quotidianamente una clientela variegata e curiosa.

Giovanni Malquori e il suo sogno sostenibile

Giovanni Malquori

Cari lettori, diverse volte nel corso degli anni vi abbiamo raccontato di circumnavigazioni del globo e di persone decise a lasciare tutto per viaggiare. Può essere che qualche volta abbiate pensato che questa narrazione fosse un po’ semplicistica, anche manchevole. Mollare tutto per girare il mondo pare un’impresa possibile solo partendo da una condizione di grande privilegio, inutile nasconderlo. Ma è davvero così? Per questo motivo vogliamo parlarvi di Giovanni Malquori e del suo sogno sostenibile.

MOLLARE TUTTO?

Giovanni Malquori, musicista e padre, era soddisfatto sia del suo lavoro sia della sua famiglia. Tuttavia, un sogno lo teneva sveglio di notte, un desiderio bruciante che non lo abbandonava mai: fare il giro del mondo in barca a vela. Pur essendo anche appassionato di mare e di navigazione, Giovanni non considerava di buon occhio l’opzione mollo tutto e parto a bordo della mia barchetta: non aveva alcuna intenzione di lasciare il suo lavoro e la sua famiglia, ma nemmeno di rinunciare al suo sogno… Così Malquori ha trovato un buon compromesso: un giro del mondo a tappe.

L’ATLANTICO

Il primo passo è stato quello di muovere la sua Papayaga dalle coste di Anzio all’Oceano Atlantico. Giovanni pensava quasi di vendere la barca alla fine della traversata, accontentandosi di questa parte di esplorazione, ma il destino (oltre alla famiglia, agli amici e ai collaboratori!) gli ha sorriso. La scuola di musica (da lui fondata appositamente per avere un lavoro più flessibile) ha imparato a camminare da sola e la sua famiglia ha deciso di seguirlo nella sua impresa durante i periodi di vacanza.

L’anno successivo ho proposto ai bambini di fare le vacanze di Natale ai Caraibi, per vedere l’isola dove era stato Jack Sparrow. Erano entusiasti. Da lì in poi sono stati loro a chiedermi: “La prossima volta dove andiamo?” Era come avere una casa delle vacanze itinerante: papà la sposta e i bimbi la raggiungono. 

IL PACIFICO

Dieci anni dopo l’Atlantico è stata la volta del Pacifico. Giovanni, che a questo punto aveva due figli maggiorenni e un neonato avuto con la nuova compagna, ha continuato a viaggiare portando con sé la sua famiglia. Il suo terzo figlio ha fatto il suo primo bagno a Bora Bora, alla faccia di chi credeva che questa scelta fosse egoista. E così, quello che sembrava un compromesso, quasi un ripiego – questo giro del mondo a tappe –  è diventato la realizzazione del suo sogno, sostenibile sia dal punto di vista economico sia a livello di gestione del lavoro e della famiglia.

IL LIBRO

Troverete tutto questo e altro ancora nel libro Il sogno sostenibile, che ha vinto il Premio Marincovich nel 2018. Tra le pagine prende forma un concetto che sta alla base di tutte le scelte compiute da Giovanni: non è mai troppo tardi per inseguire i propri sogni, meglio se sostenibili!

Se volete dare un’occhiata a Il sogno sostenibile, basta cliccare qui!

Hallberg-Rassy, il successo di un cantiere nautico

Hallberg-Rassy

Cari lettori, non è la prima volta che ci rivolgiamo a chi tra voi è qui in veste di esperto marinaio, oltre che di appassionato lettore. L’articolo di oggi, infatti, è dedicato agli amanti delle imbarcazioni e in particolare a chi conosce e apprezza le barche di Hallberg-Rassy.

MR HARRY HALLBERG

Se volessimo individuare un inizio in questa storia, dovremmo partire da Mr Harry Hallberg. Nato nel 1914 in Svezia, Hallberg iniziò fin da ragazzo a costruire imbarcazioni come autodidatta, senza grandi progetti, ma riscuotendo da subito un discreto successo. L’idea di produrre barche in serie viene ancora oggi considerata la sua più grande intuizione.

MR CHRISTOPH RASSY

Mentre Hallberg si affermava sul mercato nautico nazionale (e non solo!), un più giovane Christoph Rassy si dilettava, in Germania, con modellini e piccole imbarcazioni. Ben presto stanco del lago vicino casa, Rassy pensò di trasferirsi in un paese circondato dall’acqua: la Svezia. Scrisse a numerosi cantieri navali per farsi assumere, finché riuscì a trovare lavoro e partì.

IL CASO O IL DESTINO

Al momento del suo trasferimento in Svezia Rassy era ancora un piccolo produttore e commerciante di barche, mentre Hallberg era un nome già conosciuto. Fu così che i locali del cantiere di Hallberg, ormai troppo piccoli per la sua produzione, vennero acquistati dal giovane Rassy. Per un periodo i due furono competitor, specialmente quando Rassy, che inizialmente realizzava barche one shot, iniziò a produrre in serie. Poi, nel 1972, Harry Hallberg andò in pensione e la sua attività venne rilevata proprio da Christoph Rassy. Il caro Rassy, furbo e in gamba, decise di dare alla sua azienda un nuovo nome: Hallberg-Rassy, con il cognome dell’ex competitor – molto più famoso di lui – bene in vista. E qui arriva la parte migliore: i due non furono MAI soci!

UNA STORIA DI SUCCESSO

Recentemente è uscito un libro ricchissimo di immagini e approfondimenti dedicato proprio alla storia del cantiere Hallberg-Rassy, ai suoi successi e alle sue splendide imbarcazioni. Il titolo è molto chiaro: The story about Hallberg-Rassy – Legendary boat builders. Si tratta di un volume per veri appassionati, un regalo ideale per chi ama la vela, i cantieri nautici e, ovviamente, per gli estimatori di Harry Hallberg e Christoph Rassy e del loro lavoro.

Il volume è disponibile qui!

 

 

Luca Ferron e l’arte marinaresca

Luca Ferron

Cari lettori, non è certo la prima volta che leggete di arte tra le pagine di questo blog. Sapete che alla ciurma della Libreria del Mare piace il bello e, quando l’arte incontra il mondo della marineria, non possiamo fare a meno di innamorarci. Per questo, oggi vi parliamo di Luca Ferron e delle sue opere!

LA NASCITA DI UN AMORE

Luca Ferron è nato a Stresa, sul Lago Maggiore, nel 1962 e qui ha iniziato a sviluppare il suo amore per le barche. In particolare, il primo approccio con il mondo della nautica è avvenuto da bambino, quando ebbe modo di osservare il cantiere navale situato sotto una villa di Stresa in cui il padre lavorava come giardiniere.

L’UOMO

Il suo sogno era proprio quello di navigare a bordo di una di quelle imbarcazioni e di farne un lavoro, ma si trovò presto a dover fare i conti con la vita vera. Alla morte del padre, infatti, Luca dovette lasciare gli studi per andare a lavorare prima come attrezzista tecnico, poi come agricoltore. Ha svolto numerosi mestieri, ma nessuno di questi è riuscito a fargli dimenticare quella passione bruciante che sentiva ancora dentro di sé.

L’ARTISTA

Negli anni, non ha mai smesso di coccolare il suo sogno, approcciandosi al mondo delle barche sia come navigatore sia come artista, attraverso acquerelli, modelli e mezzi scafi. Poi, la svolta:

A 39 anni, alla vigilia della nascita di mia figlia, mi sono chiesto: ma che padre avrà? Non mi piacevano quei lavori. Ho esposto le mie cose per caso in una mostra sul Garda e sono piaciute. Così ho cambiato rotta.

Così, nel suo laboratorio a Badia Polesine ha sviluppato quella che oggi potremmo definire una professione in via d’estinzione: quella di naval illustrator o yacht artist. 

LE OPERE

La produzione di Luca Ferron si divide in tre filoni principali: i dipinti ad acquerello, i modelli e i mezzi scafi. I minuziosi acquerelli, talvolta riprodotti in stampe e calendari, sono generalmente prodotti su commissione per yacht club, riviste specializzate, cantieri navali e armatori. Anche i modelli e i mezzi scafi sono estremamente precisi, caratteristica cui Luca tiene molto. Fotografa ogni dettaglio dell’imbarcazione reale e poi riproduce tutto con una cura del dettaglio certosina, impiegando per i modelli più complessi, che lui definisce luxury, anche anni di lavoro.

Luca Ferron e le sue opere sono stati accolti alla Libreria del Mare sin dagli albori della sua carriera, quando ancora non era stato illustratore ufficiale del celebre cantiere Swan. Il talento, la competenza e la passione di Luca sono senza pari nel nostro settore e alcune delle sue meravigliose creazioni sono disponibili in libreria. Se volete scoprire quali, non dovete far altro che cliccare qui.

Presentazione del libro “Gavino torna al mare”

Evento presso ANMI

Mercoledì 8 novembre 2023 alle ore 18 Giuseppe Tore Frulio presenta presso l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia – Gruppo Milano il libro Gavino torna al mare, pubblicato da Carlo Delfino Editore. L’evento è organizzato in collaborazione con La Libreria del Mare di Milano.

GAVINO TORNA AL MARE

In compagnia di Esteban A. Cruz, Tore ci racconta la storia di una dinastia di marinai, partendo da babbo Gavino e mamma Filomena. Fra nasse e paranchi, fanali e lampare, Frulio narra le avvincenti peregrinazioni di Gavì nel Mar Tirreno, tra la Sardegna e la Maremma. Le faticose giornate di lavoro si dipanano fra la pesca delle aragoste e del corallo, i viaggi per la loro commercializzazione, le traversate per trasportare le pecore dalla Sardegna alla Toscana. Una vita di audacia e coraggio, impegno e perizia, fra burrasche e insidie del Mar Mediterraneo.

L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D’ITALIA

L’Associazione Nazionale Marinai d’Italia è la libera unione di coloro che sono appartenuti o appartengono senza distinzione di grado alla Marina Militare. Inoltre, l’Associazione accoglie tutti coloro che si riconoscono nello spirito, nell’etica e nelle tradizioni marinare nazionali e che intendono, in unità di intenti e di attività, perpetrare ed espandere la cultura marittima. L’Associazione intende, quindi, non solamente tenere vivo il culto della patria, ma difendere e mantenere alto e vivo lo spirito che permea la vita marinara, le sue tradizioni e la memoria di coloro che, credendo fermamente nel dovere verso la nazione e le sue istituzioni, hanno sacrificato la vita.

L’ANMI A MILANO

Il Gruppo Milano dell’ANMI si trova in Viale Gorizia 9/B e collabora sporadicamente con La Libreria del Mare nell’organizzazione di eventi culturali. Per la presentazione di Gavino torna al mare l’ingresso è libero e non serve la prenotazione.

Se volete dare un’occhiata al libro Gavino torna al mare, basta cliccare qui.

Oro puro: la scoperta dell’America come non l’abbiamo mai sentita

Oro puro

Cari lettori, se vi dicessimo 12 ottobre 1492, a cosa pensereste? Esatto: alla scoperta dell’America! Questa è proprio una di quelle date che sono impossibili da dimenticare, un po’ come la presa della Bastiglia o l’incoronazione di Carlo Magno. Il motivo per cui in questo articolo vi parliamo della scoperta dell’America è la recente uscita di un bellissimo romanzo firmato da Fabio Genovesi, che si intitola Oro puro.

LA TRAMA

Nuno è un granchio. No, non è un granchio, è un ragazzo di 16 anni, ma la sua mamma, mancata da pochi mesi, l’ha sempre chiamato così: granchio... e proprio come un granchio Nuno, che vive a Palos, in Spagna, sul mare, non ha mai voluto allontanarsi dal suo scoglio. Per una serie di eventi casuali, però, Nuno si troverà a doversi imbarcare su una nave dal nome particolare: la Santa Maria. Sì, proprio quella Santa Maria, la caravella che condurrà Cristoforo Colombo e il suo equipaggio alla scoperta dell’America.

NUNO

Leggendo Oro puro scopriamo che Nuno è l’unico a bordo a essere in grado di leggere e scrivere; questo lo porterà a diventare lo scrivano di Colombo. Durante il viaggio si accorgerà, inoltre, di avere molto in comune con gli altri uomini dell’equipaggio, molto più esperti di lui in tema di navigazione. Tutti, infatti, sono molto spaventati da questa folle impresa, indipendentemente dalle loro esperienze pregresse.

UNA CRITICA ALL’UMANITÀ

Oro puro non è solo un romanzo che ci regala una prospettiva tutta nuova sul viaggio di Cristoforo Colombo, ma è anche una critica al mondo di oggi e di ieri. Fabio Genovesi utilizza la storia della scoperta dell’America per raccontarci imprese, amori, crudeltà spaventose e improvvise tenerezze, svelandoci violenze, soprusi e malintesi. Ciò che emerge maggiormente dalle pagine di Oro puro è, però, una verità ancor più dolorosa: gli uomini hanno da sempre un istinto indomabile a prendere, consumare e distruggere tutto, persino se stessi.

FABIO GENOVESI

L’autore, vincitore nel 2015 del Premio Strega Giovani, non è nuovo nel panorama della letteratura marinaresca, anche perché, come Nuno, è nato e cresciuto al mare.

Se volete dare un’occhiata a Oro puro, basta cliccare qui.

Per saperne di più, invece, riguardo Il calamaro gigante, che è il suo primo romanzo marinaresco, cliccate qui.

 

Presentazione del libro “Cento giorni nel Tirreno”

Evento in libreria

Mercoledì 25 ottobre 2023 Davide Besana presenta presso La Libreria del Mare il libro Cento giorni nel Tirreno, edito da Nutrimenti. Davide, skipper e vignettista di indubbio talento, ha già pubblicato numerosi volumi sulla nautica. Solo per citare quelli pubblicati sempre da Nutrimenti, ricordiamo 52 idiozie da non fare in barcaL’ABC della velaVela – Istruzioni per l’uso Tontopedia Navalis, scritto a quattro mani col simpaticissimo Lele Panzeri.

CENTO GIORNI NEL TIRRENO

In compagnia di Giuseppe La Scala, armatore e filantropo, Besana ci racconta i suoi cento giorni in barca nel Mar Tirreno. Questo suo nuovo libro è un diario di bordo sapientemente illustrato ad acquerello, con cui Davide ci accompagna alla scoperta di duemila miglia di un litorale noto, di cui riscopre emozioni e colori grazie a una lenta e per lo più solitaria navigazione.

Nelle soste del suo viaggio ha visitato porti e paesi, partecipato a regate, presentato i suoi libri e tenuto lezioni di vela e di disegno ai ragazzi affidati a Save the Children e alla Lega Navale Italiana. Per trasmettere la passione per il mare, ma anche l’importanza di saper comunicare e fare le cose insieme.

Per dare un’occhiata a Cento giorni nel Tirreno, basta cliccare qui.

Se, invece, vuoi sbirciare altre opere (letterarie e non) di Davide Besana, clicca qui.

Emilio Delfino, navigatore cartografo

Emilio Delfino

Cari lettori, come sapete alla Libreria del Mare non si trovano solo libri, ma anche carte nautiche, stampe, dipinti e un’ampia selezione di oggetti che potremmo definire sea related. In questo articolo, dunque, vogliamo raccontarvi qualcosa di un autore a cui siamo molto legati, che era anche cartografo e pittore: Emilio Delfino.

UN ECLETTICO

Emilio Delfino non si considera un artista e neanche grafico o illustratore, ma piuttosto un artigiano, nel senso alto, umanistico, della parola. Uno spirito rinascimentale, un personaggio eclettico che nella nostra era di iperspecializzazione si ostina a non separare arte e scienza, competenza tecnica e piacere dell’avventura, creatività e manualità.

Queste parole, che si possono leggere sul sito di Emilio, ben descrivono la sua personalità e il suo progetto.

LA CURA DEL DETTAGLIO

Una delle peculiarità del lavoro di Delfino era l’attenzione al dettaglio, quasi maniacale. Per la realizzazione delle sue opere, e cioè portolani, carte nautiche e diari di viaggio, Emilio non solo si metteva sempre in viaggio in prima persona, ma raccoglieva una quantità enorme di materiali di ogni tipo. Disegnava dal vero e scattava numerose fotografie in sequenza, per non perdersi neanche un particolare. Molte sue opere riportano, infatti, non solo i profili delle coste, ma anche le vedute prospettiche delle città.

I DIARI DI VIAGGIO

Esempio lampante delle qualità poliedriche di Emilio Delfino sono i suoi diari di viaggio, corredati dagli schizzi dei dipinti, dei monumenti e delle architetture che ha potuto ammirare in tutto il mondo durante i suoi viaggi per mare e per terra. Per dirlo a modo suo:

Che il viaggio si trasformi per i posteri in storia è uno di quei giochi del destino che fa sopravvivere il Diario del viaggiatore alle distruzioni che il tempo opera sulle cose

DELFINO ALLA LIBRERIA DEL MARE

Le creazioni di Delfino, ovviamente, sono esposte e conservate nei più celebri musei navali (e non solo) d’Italia e d’Europa. La Libreria del Mare è fra le pochissime botteghe che dispone di alcune sue opere in vendita. Per sapere quali, potete passare a trovarci in negozio o consultare il nostro e-commerce cliccando qui.

Stefano Benni e il suo bar sotto il mare

Stefano Benni

Cari lettori, eccoci tornati con la nostra rubrica dedicata ai classici della letteratura marinaresca. Oggi vi portiamo con noi in un posto molto speciale, Il bar sotto il mare di Stefano Benni. Ci siete già stati? Esploriamolo insieme!

MA PRIMA

Nel caso in cui abbiate vissuto (è il caso di dirlo) sott’acqua fino a oggi e non conosciate Stefano Benni, due parole sul nostro autore. Nato in piena estate nel 1947 a Bologna, Benni è uno scrittore a tutto tondo: scrive poesie, sceneggiature, articoli di giornale e, ovviamente, racconti. 

AL BAR SPORT CON BENNI

La sua prima raccolta di racconti si intitola Bar Sport, è uscita nel 1977 e ha reso celebre sia la sua tagliente satira contro la contemporaneità sia il suo stile comico e parodistico, ricco di giochi di parole e neologismi. Indimenticabile la Luisona, la pasta che, in ogni bar-sport che si rispetti, giace da anni sotto la cloche, ormai parte integrante dell’arredamento. La passione di Stefano Benni per i bar appare, dunque, chiara fin dall’inizio della sua carriera di scrittore e questo per un motivo ben preciso. Quale luogo migliore per far incontrare personaggi strambi, pieni di storie da raccontare?

IL BAR SOTTO IL MARE

Così, 10 anni dopo il Bar Sport, nel 1987 Stefano Benni ci porta con sé in un altro bar: Il bar sotto il mare. L’Ospite, il protagonista di questo racconto, segue un uomo che si addentra nel mare, per scoprire un bar nascosto sotto la superficie in cui 23 personaggi gli riferiranno le loro folli storie. Toccherà anche a lui, avventore e uditore per caso, raccontare infine la sua storia, trasformandosi nel narratore.

PERSONAGGI E RACCONTI

Ogni personaggio racconta una storia diversa, ognuna più fantasiosa e incredibile della precedente: dal verme mangiaparole al marziano innamorato, passando per il marinaio. È proprio lui a raccontare una versione parodistica della storia di Moby Dick: a bordo della nave Fidèle, di ritorno dalla Polinesia, il marinaio si imbatte in un’enorme balena, Matu-Maloa, che si innamora del Capitano Charlemont. Al rientro in porto, dopo averne inizialmente rifiutato le avance, il capitano pare cederle, sparendo trasportato sul suo dorso.

Stefano Benni, che è anche la voce dell’audiolibro di Novecento, romanzo di Alessandro Baricco di cui vi abbiamo parlato in questo articolo, ha davvero creato un piccolo capolavoro con i suoi racconti da bar sotto e sopra il mare!

Se volete leggere Il bar sotto il mare, lo trovate qui!

Presentazione del libro “Parentesi atlantica”

Evento in libreria

Mercoledì 4 ottobre 2023 alle ore 19 Andrea Cestari presenta presso La Libreria del Mare il libro Parentesi atlantica, pubblicato dalle Edizioni Il Frangente. Cestari ha già pubblicato numerosi volumi sulla nautica, fra cui il bestseller Bimbi a bordo e La vela è un gioco bellissimo! per Magenes Editoriale e Il wc di bordo per le Edizioni Il Frangente.

PARENTESI ATLANTICA

In compagnia di Antonio Vettese, giornalista di spicco della nautica italiana, Andrea ci racconta la sua parentesi di vita in Oceano Atlantico. Nel suo nuovo libro, a cavallo fra il racconto e la guida tecnica, Cestari accompagna il lettore in tutte le fasi della preparazione della barca e dell’equipaggio; nella seconda parte del volume, invece, troviamo un vero e proprio diario di bordo con il racconto della sua personale esperienza di navigazione.

L’avventura vissuta da Andrea Cestari dimostra che non occorre essere navigatori di professione per affrontare la traversata atlantica; nel suo nuovo libro ci spiega, infatti, come riuscire a coniugare famiglia e lavoro con la vela d’altura, senza rinunciare a nulla!

LA PRESENTAZIONE IN LIBRERIA

Vi aspettiamo numerosi mercoledì 4 ottobre alle ore 19 presso La Libreria del Mare, in Via Broletto 28 a Milano. Come d’abitudine, ci saranno solo posti in piedi senza prenotazione, per una chiacchierata informale con l’autore. Nel frattempo, se volete dare un’occhiata in anteprima al libro, basta cliccare qui.

Cantiere del Pardo, una storia di mare

Cantiere del Pardo

Cari lettori, sappiamo che tra voi c’è chi ci segue e ci legge in quanto appassionato di letteratura marinaresca e chi lo fa in veste di esperto marinaio, amante della navigazione e delle imbarcazioni a vela o a motore. Oggi ci rivolgiamo a chi è qui per il secondo motivo e lo facciamo per raccontarvi la storia del Cantiere del Pardo, che sicuramente avete già sentito nominare.

LE ORIGINI

Era il 1973 quando il Cantiere del Pardo vedeva la luce a Bologna, in una regione (l’Emilia Romagna) già terra natìa di altri grandi marchi del made in Italy nel settore dei trasporti (come Ferrari, Lamborghini e Maserati). Tuttavia, il Cantiere del Pardo non si occupa di automobili, ma ovviamente di barche… Barche a vela sportive e maneggevoli, per la precisione, a cominciare dal primo modello di Grand Soleil, imbarcazione simbolo di questa azienda.

DALLA VELA AL MOTORE

Nel corso degli ultimi anni il Cantiere del Pardo ha incrementato il parco nautico introducendo anche le barche a motore. Nessuno avrebbe scommesso sul successo di questa operazione, data la specializzazione velica del cantiere, ma è stata un vero successo. I Pardo Yachts hanno, infatti, messo subito tutti d’accordo, grazie al matrimonio tra un design coraggioso e il peso di una tradizione universalmente riconosciuta.

UNA STORIA DI MARE

Dalla vela al motore, da Bologna a Forlì: questi sono solo due dei cambiamenti che l’azienda ha subito nel corso della sua storia e che sono tutti raccolti e raccontati in un libro appena arrivato in libreria. Cantiere del Pardo, una storia di mare di Bruno Cianci è la biografia di questa realtà, orgoglio del Bel Paese celebrato in questo volume in occasione del cinquantesimo anniversario dalla sua fondazione. All’interno del libro sono citati anche i numerosi progettisti che hanno contribuito, negli anni, al successo del cantiere: da Finot a Germán Frers, da Bruce Farr Doug Peterson, da Botín & Carkeek a Judel/Vrolijk, fino agli italianissimi Massimo Paperini e Matteo Polli. 

UNA STORIA DA AMARE

Il coraggio, la passione, la cura e la competenza di chi ha lavorato e lavora al Cantiere del Pardo traspaiono dalle pagine di questo volume e diventano tangibili in un video che l’azienda ha prodotto per il suo cinquantesimo, che ci ha davvero emozionati.

Se volete navigare anche voi questa storia, a bordo di un Grand Soleil o di un Pardo Yachts, non vi resta che dare un’occhiata al libro Cantiere del Pardo – Una storia da amare cliccando qui.

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