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Simona Cozzupoli, contemplatrice di idee

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Simona Cozzupoli

Cari lettori, oggi vogliamo fare un viaggio insieme a voi, un viaggio dentro la mente e le opere di un’artista fuori dal comune. Oggi vi presentiamo Simona Cozzupoli e i suoi diorami marinareschi, una vera e propria novità alla Libreria del Mare.

CONTEMPLAZIONE

Leggendo ciò che scrive Simona di sé, sul suo sito, ci ha colpiti l’attenzione con cui sceglie le parole e con cui le analizza, spacchettandole, tornando alla loro etimologia e origine. Una parola su cui Simona Cozzupoli si sofferma a lungo è contemplare.

Contemplando le parole, ho scoperto che il verbo “contemplarederiva dal latino “templum. (…) il “templum indicava la porzione circolare di cielo che il sacerdote etrusco descriveva con un apposito bastone per osservarvi il volo degli uccelli e trarne il responso degli Dei, ritenuto indispensabile per le decisioni degli uomini in diverse circostanze. (…) ha assunto poi quello più generale di “sollevare il pensiero e lo sguardo verso l’alto, verso qualcosa che susciti meraviglia, con atto prolungato e intenso.

Le sue opere, ci dice, sono una contemplazione di idee e suscitano indubbiamente grande meraviglia.

LE CREAZIONI

Bacheche e collage, così Simona Cozzupoli categorizza le sue opere. Le bacheche sono quadri o scatole contenenti un mix di oggetti e materiali, mentre i collage sono ovviamente realizzati con la carta. Una delle particolarità di queste creazioni è la presenza di elementi che rimandano all’infanzia e al gioco, mondi apparentemente lontani da quello contemplativo. Carte da gioco, vecchie scatole di shangai e dadi, bamboline souvenir sono elementi ricorrenti che creano spaesamento, perché avulsi dal proprio contesto.

I TITOLI

A creare scompiglio e sorpresa nell’osservatore sono anche i titoli delle opere di Simona Cozzupoli, che pure in questo frangente dà sfoggio a tutta la sua creatività. I giochi di parole sono obbligatori e lo vediamo bene in due opere in particolare che potete trovare alla Libreria del Mare: Navispicio e Pescare una carta.

[Navispicio] fa riferimento a un’immaginaria tecnica oracolare inventata sul modello dell’auspicio: se in quest’ultimo il responso è tratto dall’osservazione del volo degli uccelli all’interno di un cerchio di cielo, nel navispicio le risposte alle domande poste dall’osservatore provengono dalle barche che attraversano una o più porzioni prescelte del campo visivo.

Pescare una carta è, invece, un’opera più letterale: in un mare pieno di pesci, Simona inserisce una carta da gioco.

COZZUPOLI ALLA LIBRERIA DEL MARE

Sono diverse le sue opere disponibili tra i nostri scaffali, rigorosamente a tema marinaresco. Vi invitiamo a farvi travolgere dal suo mondo onirico e misterioso, certi che come noi ne sarete totalmente affascinati! Se volete dare un’occhiata, potete passare in libreria o cliccare qui.

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