Nata negli Anni Settanta, la Libreria del Mare è stata modellata all’interno di un’antica drogheria nel cuore di Milano. L’ambiente mantiene tuttora il fascino delle botteghe storiche, grazie alla conservazione del mobilio d’epoca in legno di ciliegio e dei soffitti antichi. Inoltre, la struttura del piano terra ricorda i vecchi ponti dei galeoni, con un castello di prua e uno di poppa!
CHI SIAMO: LE ORIGINI
Il resto della libreria, in origine, era arredato con cavalletti, assi di legno e panni blu; il piano interrato, invece, era il risultato del recupero delle vecchie cantine del palazzo… Un ambiente spoglio, con muri sgretolati e moltissima umidità.
A quei tempi l’offerta editoriale non era molto vasta; di conseguenza, la libreria disponeva di un piccolo salotto e di un enorme acquario da oltre mille litri. Fortunatamente, negli anni successivi il numero di pubblicazioni disponibili è aumentato enormemente e, purtroppo, abbiamo dovuto sacrificare quegli spazi.
CHI SIAMO: GLI ANNI OTTANTA E NOVANTA
Dopo varie gestioni, all’inizio degli Anni Ottanta, Piera Casari ha iniziato a plasmare la libreria come la vedete oggi! Per il piano terra, infatti, ha commissionato la creazione artigianale di nuovi mobili in legno, in linea con lo stile della bottega; al piano interrato, invece, ha scelto di piastrellare e isolare le vecchie cantine con un intelligente sistema di doppie pareti e controsoffitti a volta.
A cavallo fra vecchio e nuovo millennio, la Libreria del Mare ha ampliato anno dopo anno l’assortimento di libri e altri prodotti in vendita. Inoltre, ha promosso la cultura del mare non solo a Milano, ma anche a Genova! Infatti, il Salone Nautico ha ospitato numerose volte lo stand della libreria, centro di interesse per tutti gli appassionati. Infine, la creazione di un sito internet dotato di e-commerce ha aperto le porte della nostra bottega anche oltre i confini nazionali!
CHI SIAMO: IL NUOVO MILLENNIO
A partire dal 2017, con l’ingresso in società di Simona e Alessandro, dipendenti storici di Piera, la libreria ha ulteriormente aumentato l’impegno per la divulgazione della cultura marinaresca.
Oggi, alla Libreria del Mare potrete incontrare gli autori più affermati del settore e anche alcuni emergenti. Fra i nostri ospiti ricordiamo Bjorn Larsson, Elisabetta Eordegh e Carlo Auriemma, Simone Perotti, Giovanni Soldini e Davide Besana. Ma non solo: Claudio Di Manao, Giovanni Malquori, Bruno Cianci, Marianna De Micheli e tanti altri!
Inoltre, la libreria ha avviato numerose collaborazioni con istituzioni pubbliche e private sul territorio, fra cui BookCity Milano e “I giovedì in libreria” del Comune di Milano. Senza dimenticare, però, l’Ocean Film Festival Italia e Urban Blue City Milano.
Nel 2019 il totale rinnovamento del sito internet e dell’e-commerce ha ufficialmente portato la libreria nel Nuovo Millennio! In aggiunta, la creazione del nostro “Blog del Mare” ha offerto nuova vitalità a un progetto che dura da quasi mezzo secolo.
Grazie al lavoro svolto nei decenni, la Libreria del Mare vanta una straordinaria sezione dedicata ai portolani e alle carte nautiche… Ma non solo! A oggi abbiamo una selezione di quasi diecimila libri e altri articoli, che attira quotidianamente una clientela variegata e curiosa.
Mercoledì 8 novembre 2023 alle ore 18 Giuseppe Tore Frulio presenta presso l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia – Gruppo Milanoil libro Gavino torna al mare, pubblicato da Carlo Delfino Editore. L’evento è organizzato in collaborazione con La Libreria del Mare di Milano.
GAVINO TORNA AL MARE
In compagnia di Esteban A. Cruz, Tore ci racconta la storia di una dinastia di marinai, partendo da babbo Gavino e mamma Filomena. Fra nasse e paranchi, fanali e lampare, Frulio narra le avvincenti peregrinazioni di Gavì nel Mar Tirreno, tra la Sardegna e la Maremma. Le faticose giornate di lavoro si dipanano fra la pesca delle aragoste e del corallo, i viaggi per la loro commercializzazione, le traversate per trasportare le pecore dalla Sardegna alla Toscana. Una vita di audacia e coraggio, impegno e perizia, fra burrasche e insidie del Mar Mediterraneo.
L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MARINAI D’ITALIA
L’Associazione Nazionale Marinai d’Italia è la libera unione di coloro che sono appartenuti o appartengono senza distinzione di grado alla Marina Militare. Inoltre, l’Associazione accoglie tutti coloro che si riconoscono nello spirito, nell’etica e nelle tradizioni marinare nazionali e che intendono, in unità di intenti e di attività, perpetrare ed espandere la cultura marittima. L’Associazione intende, quindi, non solamente tenere vivo il culto della patria, ma difendere e mantenere alto e vivo lo spirito che permea la vita marinara, le sue tradizioni e la memoria di coloro che, credendo fermamente nel dovere verso la nazione e le sue istituzioni, hanno sacrificato la vita.
L’ANMI A MILANO
Il Gruppo Milano dell’ANMI si trova in Viale Gorizia 9/B e collabora sporadicamente con La Libreria del Mare nell’organizzazione di eventi culturali. Per la presentazione di Gavino torna al mare l’ingresso è libero e non serve la prenotazione.
Se volete dare un’occhiata al libro Gavino torna al mare, basta cliccare qui.
Cari lettori, se vi dicessimo 12 ottobre 1492, a cosa pensereste? Esatto: alla scoperta dell’America! Questa è proprio una di quelle date che sono impossibili da dimenticare, un po’ come la presa della Bastiglia o l’incoronazione di Carlo Magno. Il motivo per cui in questo articolo vi parliamo della scoperta dell’America è la recente uscita di un bellissimo romanzo firmato da Fabio Genovesi, che si intitolaOro puro.
LA TRAMA
Nuno è un granchio. No, non è un granchio, è un ragazzo di 16 anni, ma la sua mamma, mancata da pochi mesi, l’ha sempre chiamato così: granchio... e proprio come un granchio Nuno, che vive a Palos, in Spagna, sul mare, non ha mai voluto allontanarsi dal suo scoglio. Per una serie di eventi casuali, però, Nuno si troverà a doversi imbarcare su una nave dal nome particolare: la Santa Maria. Sì, proprio quella Santa Maria, la caravella che condurrà Cristoforo Colombo e il suo equipaggio alla scoperta dell’America.
NUNO
Leggendo Oro puro scopriamo che Nuno è l’unico a bordo a essere in grado di leggere e scrivere; questo lo porterà a diventare lo scrivano di Colombo. Durante il viaggio si accorgerà, inoltre, di avere molto in comune con gli altri uomini dell’equipaggio, molto più esperti di lui in tema di navigazione. Tutti, infatti, sono molto spaventati da questa folle impresa, indipendentemente dalle loro esperienze pregresse.
UNA CRITICA ALL’UMANITÀ
Oro puro non è solo un romanzo che ci regala una prospettiva tutta nuova sul viaggio di Cristoforo Colombo, ma è anche una critica al mondo di oggi e di ieri. Fabio Genovesi utilizza la storia della scoperta dell’America per raccontarci imprese, amori, crudeltà spaventose e improvvise tenerezze, svelandoci violenze, soprusi e malintesi. Ciò che emerge maggiormente dalle pagine di Oro puro è, però, una verità ancor più dolorosa: gli uomini hanno da sempre un istinto indomabile a prendere, consumare e distruggere tutto, persino se stessi.
FABIO GENOVESI
L’autore, vincitore nel 2015 del Premio Strega Giovani, non è nuovo nel panorama della letteratura marinaresca, anche perché, come Nuno, è nato e cresciuto al mare.
Se volete dare un’occhiata a Oro puro, basta cliccare qui.
Per saperne di più, invece, riguardo Il calamaro gigante, che è il suo primo romanzo marinaresco, cliccate qui.
Mercoledì 25 ottobre 2023 Davide Besana presenta presso La Libreria del Mare il libro Cento giorni nel Tirreno, edito da Nutrimenti. Davide,skipper e vignettista di indubbio talento, ha già pubblicato numerosi volumi sulla nautica. Solo per citare quelli pubblicati sempre da Nutrimenti, ricordiamo 52 idiozie da non fare in barca, L’ABC della vela, Vela – Istruzioni per l’uso e Tontopedia Navalis, scritto a quattro mani col simpaticissimo Lele Panzeri.
CENTO GIORNI NEL TIRRENO
In compagnia di Giuseppe La Scala, armatore e filantropo, Besana ci racconta i suoi cento giorni in barca nel Mar Tirreno. Questo suo nuovo libro è un diario di bordo sapientemente illustrato ad acquerello, con cui Davide ci accompagna alla scoperta di duemila miglia di un litorale noto, di cui riscopre emozioni e colori grazie a una lenta e per lo più solitaria navigazione.
Nelle soste del suo viaggio ha visitato porti e paesi, partecipato a regate, presentato i suoi libri e tenuto lezioni di vela e di disegno ai ragazzi affidati a Save the Children e alla Lega Navale Italiana. Per trasmettere la passione per il mare, ma anche l’importanza di saper comunicare e fare le cose insieme.
Per dare un’occhiata a Cento giorni nel Tirreno, basta cliccare qui.
Se, invece, vuoi sbirciare altre opere (letterarie e non) di Davide Besana, clicca qui.
Cari lettori, come sapete alla Libreria del Mare non si trovano solo libri, ma anche carte nautiche, stampe, dipinti e un’ampia selezione di oggetti che potremmo definire sea related. In questo articolo, dunque, vogliamo raccontarvi qualcosa di un autore a cui siamo molto legati, che era anche cartografo e pittore: Emilio Delfino.
UN ECLETTICO
Emilio Delfino non si considera un artista e neanche grafico o illustratore, ma piuttosto un artigiano, nel senso alto, umanistico, della parola. Uno spirito rinascimentale, un personaggio eclettico che nella nostra era di iperspecializzazione si ostina a non separare arte e scienza, competenza tecnica e piacere dell’avventura, creatività e manualità.
Queste parole, che si possono leggere sul sito di Emilio, ben descrivono la sua personalità e il suo progetto.
LA CURA DEL DETTAGLIO
Una delle peculiarità del lavoro di Delfino era l’attenzione al dettaglio, quasi maniacale. Per la realizzazione delle sue opere, e cioè portolani, carte nautiche e diari di viaggio, Emilio non solo si metteva sempre in viaggio in prima persona, ma raccoglieva una quantità enorme di materiali di ogni tipo. Disegnava dal vero e scattava numerose fotografie in sequenza, per non perdersi neanche un particolare. Molte sue opere riportano, infatti, non solo i profili delle coste, ma anche le vedute prospettiche delle città.
I DIARI DI VIAGGIO
Esempio lampante delle qualità poliedriche di Emilio Delfino sono i suoi diari di viaggio, corredati dagli schizzi dei dipinti, dei monumenti e delle architetture che ha potuto ammirare in tutto il mondo durante i suoi viaggi per mare e per terra. Per dirlo a modo suo:
Che il viaggio si trasformi per i posteri in storia è uno di quei giochi del destino che fa sopravvivere il Diario del viaggiatore alle distruzioni che il tempo opera sulle cose
DELFINO ALLA LIBRERIA DEL MARE
Le creazioni di Delfino, ovviamente, sono esposte e conservate nei più celebri musei navali (e non solo) d’Italia e d’Europa. La Libreria del Mare è fra le pochissime botteghe che dispone di alcune sue opere in vendita. Per sapere quali, potete passare a trovarci in negozio o consultare il nostro e-commerce cliccando qui.
Cari lettori, eccoci tornati con la nostra rubrica dedicata ai classici della letteratura marinaresca. Oggi vi portiamo con noi in un posto molto speciale, Il bar sotto il mare di Stefano Benni. Ci siete già stati? Esploriamolo insieme!
MA PRIMA
Nel caso in cui abbiate vissuto (è il caso di dirlo) sott’acqua fino a oggi e non conosciate Stefano Benni, due parole sul nostro autore. Nato in piena estate nel 1947 a Bologna, Benni è uno scrittore a tutto tondo: scrive poesie, sceneggiature, articoli di giornale e, ovviamente, racconti.
AL BAR SPORT CON BENNI
La sua prima raccolta di racconti si intitola Bar Sport, è uscita nel 1977 e ha reso celebre sia la sua tagliente satira contro la contemporaneità sia il suo stile comico e parodistico, ricco di giochi di parole e neologismi. Indimenticabile la Luisona, la pasta che, in ogni bar-sport che si rispetti, giace da anni sotto la cloche, ormai parte integrante dell’arredamento. La passione di Stefano Benni per i bar appare, dunque, chiara fin dall’inizio della sua carriera di scrittore e questo per un motivo ben preciso. Quale luogo migliore per far incontrare personaggi strambi, pieni di storie da raccontare?
IL BAR SOTTO IL MARE
Così, 10 anni dopo il Bar Sport, nel 1987 Stefano Benni ci porta con sé in un altro bar: Il bar sotto il mare. L’Ospite, il protagonista di questo racconto, segue un uomo che si addentra nel mare, per scoprire un bar nascosto sotto la superficie in cui 23 personaggi gli riferiranno le loro folli storie. Toccherà anche a lui, avventore e uditore per caso, raccontare infine la sua storia, trasformandosi nel narratore.
PERSONAGGI E RACCONTI
Ogni personaggio racconta una storia diversa, ognuna più fantasiosa e incredibile della precedente: dal verme mangiaparole al marziano innamorato, passando per il marinaio. È proprio lui a raccontare una versione parodistica della storia di Moby Dick: a bordo della nave Fidèle, di ritorno dalla Polinesia, il marinaio si imbatte in un’enorme balena, Matu-Maloa, che si innamora del Capitano Charlemont. Al rientro in porto, dopo averne inizialmente rifiutato le avance, il capitano pare cederle, sparendo trasportato sul suo dorso.
Stefano Benni, che è anche la voce dell’audiolibro di Novecento, romanzo di Alessandro Baricco di cui vi abbiamo parlato in questo articolo, ha davvero creato un piccolo capolavoro con i suoi racconti da bar sotto e sopra il mare!
Se volete leggere Il bar sotto il mare, lo trovate qui!
Mercoledì 4 ottobre 2023 alle ore 19 Andrea Cestari presenta presso La Libreria del Mare il libro Parentesi atlantica, pubblicato dalle Edizioni Il Frangente. Cestari ha già pubblicato numerosi volumi sulla nautica, fra cui il bestseller Bimbi a bordo e La vela è un gioco bellissimo! per Magenes Editoriale e Il wc di bordo per le Edizioni Il Frangente.
PARENTESI ATLANTICA
In compagnia di Antonio Vettese, giornalista di spicco della nautica italiana, Andrea ci racconta la sua parentesi di vita in Oceano Atlantico. Nel suo nuovo libro, a cavallo fra il racconto e la guida tecnica, Cestari accompagna il lettore in tutte le fasi della preparazione della barca e dell’equipaggio; nella seconda parte del volume, invece, troviamo un vero e proprio diario di bordo con il racconto della sua personale esperienza di navigazione.
L’avventura vissuta da Andrea Cestari dimostra che non occorre essere navigatori di professione per affrontare la traversata atlantica; nel suo nuovo libro ci spiega, infatti, come riuscire a coniugare famiglia e lavoro con la vela d’altura, senza rinunciare a nulla!
LA PRESENTAZIONE IN LIBRERIA
Vi aspettiamo numerosi mercoledì 4 ottobre alle ore 19 presso La Libreria del Mare, in Via Broletto 28 a Milano. Come d’abitudine, ci saranno solo posti in piedi senza prenotazione, per una chiacchierata informale con l’autore. Nel frattempo, se volete dare un’occhiata in anteprima al libro, basta cliccare qui.
Cari lettori, sappiamo che tra voi c’è chi ci segue e ci legge in quanto appassionato di letteratura marinaresca e chi lo fa in veste di esperto marinaio, amante della navigazione e delle imbarcazioni a vela o a motore. Oggi ci rivolgiamo a chi è qui per il secondo motivo e lo facciamo per raccontarvi la storia del Cantiere del Pardo, che sicuramente avete già sentito nominare.
LE ORIGINI
Era il 1973 quando il Cantiere del Pardo vedeva la luce a Bologna, in una regione (l’Emilia Romagna) già terra natìa di altri grandi marchi del made in Italy nel settore dei trasporti (come Ferrari, Lamborghini e Maserati). Tuttavia, il Cantiere del Pardo non si occupa di automobili, ma ovviamente di barche… Barche a vela sportive e maneggevoli, per la precisione, a cominciare dal primo modello di Grand Soleil, imbarcazione simbolo di questa azienda.
DALLA VELA AL MOTORE
Nel corso degli ultimi anni il Cantiere del Pardo ha incrementato il parco nautico introducendo anche le barche a motore. Nessuno avrebbe scommesso sul successo di questa operazione, data la specializzazione velica del cantiere, ma è stata un vero successo. I Pardo Yachts hanno, infatti, messo subito tutti d’accordo, grazie al matrimonio tra un design coraggioso e il peso di una tradizione universalmente riconosciuta.
UNA STORIA DI MARE
Dalla vela al motore, da Bologna a Forlì: questi sono solo due dei cambiamenti che l’azienda ha subito nel corso della sua storia e che sono tutti raccolti e raccontati in un libro appena arrivato in libreria. Cantiere del Pardo, una storia di mare di Bruno Cianci è la biografia di questa realtà, orgoglio del Bel Paese celebrato in questo volume in occasione del cinquantesimo anniversario dalla sua fondazione. All’interno del libro sono citati anche i numerosi progettisti che hanno contribuito, negli anni, al successo del cantiere: da Finot a Germán Frers, da Bruce Farr a Doug Peterson, da Botín & Carkeek a Judel/Vrolijk, fino agli italianissimi Massimo Paperini e Matteo Polli.
UNA STORIA DA AMARE
Il coraggio, la passione, la cura e la competenza di chi ha lavorato e lavora al Cantiere del Pardo traspaiono dalle pagine di questo volume e diventano tangibili in un video che l’azienda ha prodotto per il suo cinquantesimo, che ci ha davvero emozionati.
Se volete navigare anche voi questa storia, a bordo di un Grand Soleil o di un Pardo Yachts, non vi resta che dare un’occhiata al libro Cantiere del Pardo – Una storia da amare cliccando qui.
Cari lettori, la storia che vi raccontiamo in questo articolo potrebbe sembrarvi incredibile, frutto di fantasia, romanzata. Non è così. Esiste davvero una gallina (sì, proprio una gallina!) che ha girato un pezzo di mondo a bordo di una barca a vela, con la fedele compagnia del suo umano, l’avventuriero Guirec Soudée. Pronti a salpare insieme a loro?
GUIREC E MONIQUE
La folle idea di portare una gallina a navigare sull’oceano è di Guirec Soudée, oggi 31enne. Nato sull’isola di Yvinec, davanti alla Côtes-d’Armor, il bretone è da sempre un grande esploratore, un curioso, uno di quei personaggi che noi alla Libreria del Mare amiamo pazzamente per il loro spirito avventuroso e la loro scelleratezza. Dopo aver esplorato oltre 2mila km del continente australiano in bicicletta, a soli 21 anni salpa per la sua prima transatlantica in solitario. O almeno era solo all’inizio. L’incontro con la sua futura compagna di scorribande avviene durante uno scalo alle Isole Canarie, quando Guirec si trova davanti Monique, una gallina rossa. Ha raccontato in un’intervista: “Aveva solo 4-5 anni e non aveva mai lasciato le Canarie. Io non parlavo una parola di spagnolo e lei non parlava il francese, ma ce l’abbiamo fatta. Temevo finisse fuori bordo, ma invece nei momenti più difficili recuperava subito l’equilibrio. La chiamavo e lei veniva da me, si sedeva sulle mie gambe, mi faceva compagnia. E durante i i giorni di svernamento nei ghiacci ha sfornato 106 uova, proteine preziose”.
INTRAPPOLATI IN GROENLANDIA
Questo stralcio da un’intervista di Soudée vi ha già regalato uno spoiler, cari lettori. Durante la traversata intrapresa a 21 anni (e proseguita per i successivi 5!) Guirec e Monique decidono di dirigersi verso il Grande Nord. Arrivati in Groenlandia rimangono imprigionati tra i ghiacci 130 giorni, durante i quali Monique non ha mai lasciato il suo umano senza cibo, regalandogli un uovo quasi ogni giorno. Durante questo viaggio, raggiunta nel frattempo l’età di 24 anni, Guirec Soudée diventa il più giovane navigatore ad attraversare il Passaggio a Nord Ovest e Monique la prima gallina ad aver conquistato lo stesso primato.
UNA BARCA, UN MARINAIO E UNA GALLINA
Chi non conosce questa incredibile storia potrebbe davvero pensare che il libro pubblicato da Guirec dal titolo Una barca un marinaio e una gallinasia un semplice romanzo, una storia di fantasia. Ai più giovani potrebbe ricordare il cartone Oceania, uno dei più recenti lungometraggi Disney, in cui la protagonista Vaiana solca il mare a bordo di una zattera insieme al suo galletto Hei Hei. Invece… finalmente tradotto anche in italiano, il racconto del viaggio di Guirec e Monique è disponibile alla Libreria del Mare e al suo interno troverete il resoconto dettagliato di questa storia assolutamente vera.
Non vi resta che partire insieme a Guirec e Monique, una gallina e il suo umano… da compagnia!
Per dare un’occhiata al libro, basta cliccare qui.
Cari lettori, è di nuovo tempo di parlare di un classico della letteratura marinaresca. Come accade spesso, non parleremo di un singolo volume, ma di un autore e di molte sue opere. Anche in questo caso il protagonista del nostro articolo, prima ancora di essere scrittore, è stato soprattutto un uomo di mare: Joseph Conrad.
L’EDUCAZIONE
Figlio di Apollo Korzeniowski e della sua consorte Ewa Bobrowska, Joseph Conrad apparteneva alla borghesia polacca e fu successivamente naturalizzato britannico. Rimasto orfano di entrambi i genitori a soli 11 anni, crebbe con lo zio materno Tadeusz Bobrowski, chepuntò molto sulla sua istruzione e incentivò il giovane ad appassionarsi alla lettura.
L’INCONTRO CON IL MARE
Allo stesso tempo, lo zio cercò di dissuaderlo dal desiderio di andare per mare, interesse che Conrad manifestò molto presto. Quando, però, Joseph corse il rischio di essere arruolato nell’esercito zarista, suo zio lavorò duramente per riuscire a farlo imbarcare su navi francesi come marinaio. Fu così che nel 1874 Joseph Conrad salpò da Marsiglia in direzione Martinica. La vera svolta, però, avvenne quando, dopo un periodo di vita piuttosto sregolato a Parigi, si imbarcò per la prima volta su una nave della Marina Britannica. Qui imparò la lingua inglese ed ebbe finalmente l’occasione di prendere confidenza con i classici della letteratura britannica, che influenzeranno in maniera determinante il suo lavoro di scrittore.
LE OPERE
Così, dopo aver esplorato il mare in lungo e in largo ed essersi appassionato alla letteratura, a Joseph non restò che fondere queste due passioni diventando uno scrittore di mare. Accadde nel 1894, quando decise di abbandonare la vita di mare per dedicarsi anima e corpo al lavoro di autore, scegliendo l’inglese come lingua d’elezione. Pubblicò il suo primo romanzo, La follia di Almayer, nel 1895, ma fu nel 1899 con il celeberrimo Cuore di tenebra che Conrad raggiunse ufficialmente la celebrità e il riconoscimento, da parte di pubblico e critica, come uno dei più importanti scrittori moderni in lingua inglese.
CURIOSITA’
Forse non tutti sanno che Francis Ford Coppola, noto regista statunitense, ha realizzato il suo famosissimo Apocalypse Now adattando proprio la trama e le caratteristiche narrative e ambientali di Cuore di Tenebra. Si tratta di una felicissima trasposizione che ha dell’incredibile: la storia di Conrad è ambientata nell’Africa Nera di fine Ottocento, mentre quella di Coppola si sviluppa nel Novecento, nel bel mezzo della Guerra Fredda (durante la Guerra del Vietnam).
CONRAD ALLA LIBRERIA DEL MARE
Joseph Conrad è, indubbiamente, uno degli autori che ha maggior titolo per rientrare con le sue opere nella categoria dei classici della letteratura marinaresca. Se volete dare un’occhiata ai suoi libri disponibili (o che possiamo procurare), basta cliccare qui o passare a trovarci in libreria.
Cari lettori, coloro che tra voi sono appassionati di vela avranno sicuramente sorriso leggendo il titolo di questo nuovo articolo, ricordando quale persona straordinaria fosse Simone Bianchetti. Oggi vogliamo infatti parlarvi proprio di lui, di chi è stato e di un nuovo volume a lui dedicato… ma procediamo con ordine!
IL BUKOWSKI DELLA VELA
Così l’ha definito Cino Ricci, telecronista sportivo ed ex-velista italiano che ha conosciuto a fondo Simone. Classe 1968, originario di Cervia, Bianchetti inizia la sua storia d’amore con il mare molto presto, quando a quindici anni sceglieva di andare a scuola con il suo sloop da 6 metri, Penelope, partendo da Cervia per raggiungere Cesenatico. Marinaio e poeta, Simone Bianchetti è scomparso improvvisamente all’età di 35 anni per un’aneurisma cerebrale, mentre si trovava al Porto di Savona. La sua breve vita è stata costellata di cadute e insuccessi che l’hanno portato, infine, a coronare il suo sogno: partecipare alla Vendée Globe.
LA VENDÉE GLOBE
Aveva ambizioni da nulla, Simone Bianchetti. La Vendée Globe è una regata per barche a vela che prevede la circumnavigazione del mondo in solitario e l’esclusione immediata in casa di attracco o assistenza esterna. Simone riesce a completare l’impresa tra il 2000 e il 2001, dopo anni di preparazione, non senza difficoltà. La sua conquista è comunque straordinaria: arriva dodicesimo, impiegando 121 giorni per l’intera circumnavigazione, primo italiano ad avercela fatta. Un record, questo, che nessuno potrà mai portargli via.
UN OCEANO DI SOGNI
Quest’anno, in occasione del ventesimo anniversario dalla sua morte, la casa editrice TEA ha pubblicato il libro Un oceano di sogni, che unisce i due volumi pubblicati anni or sono da Simone e da sua moglie: I colori dell’oceano (scritto da Bianchetti con Fabio Pozzo) e Ho sposato l’oceano, che è, invece, il toccante ricordo scritto da sua moglie Inbar Meytsar (sempre insieme al giornalista Pozzo). Per questa nuova edizione speciale, TEA ha anche coinvolto il già citato Cino Ricci per l’introduzione e Sir Robin Knox-Johnston per la postfazione.
Uno splendido modo per ricordare questo straordinario velista, tormentato e ambizioso, che chissà quante avventure ed eroiche imprese ci avrebbe regalato se avesse potuto restare ancora un po’ su questa terra… o in mezzo a questo oceano.
Se volete dare un’occhiata al libro Un oceano di sogni, passate a trovarci in libreria oppure cliccate qui.