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Giovanni Soldini ci porta “Nel blu”

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Giovanni Soldini

Cari lettori, per il classico della letteratura marinaresca di questo mese abbiamo selezionato un titolo non molto recente, ma indubbiamente non vi stupirete della nostra scelta. Stiamo parlando, infatti, di uno dei più grandi skipper della storia italiana: il milanese Giovanni Soldini.

NEL BLU

Nel blu è un’autobiografia. Giovanni Soldini, esperto navigatore, ci racconta in queste pagine del suo amore per il mare e della sua brillante carriera, partendo proprio dalle sue emozioni e sensazioni. Anche in questo senso, dunque, Nel blu può essere definito un classico della letteratura marinaresca: sono numerosi i navigatori che hanno utilizzato i propri diari di bordo per raccontarci come si sta in mare e come si affrontano fatiche e soddisfazioni della vita in barca.

IL NAVIGATORE

Ma c’è un altro motivo per cui Giovanni Soldini può (e deve) essere preso come esempio virtuoso. Anzi, due. Il primo è che la sua carriera, iniziata nel 1988 a 22 anni, è letteralmente costellata di primi posti e di record mondiali, conseguiti in praticamente ogni competizione nella quale Soldini si sia trovato a gareggiare. Il secondo è che quest’uomo non è solo un ottimo navigatore, ma anche una persona straordinaria (anche se, probabilmente, lui non sarebbe d’accordo con questa definizione).

IL SALVATAGGIO DI ISABELLE AUTISSIER

Nel 1998, infatti, durante la regata internazionale per navigatori solitari Around Alone, ha salvato la vita alla concorrente e amica Isabelle Autissier, che si trovava in gravissime difficoltà a seguito del ribaltamento della sua imbarcazione. Questo salvataggio gli è valso una Medaglia d’Oro al Merito, di cui riportiamo parte della motivazione.

Il Soldini dirigeva senza indugio, interrompendo la regata, verso l’imbarcazione sinistrata navigando per oltre 180 miglia in condizioni meteomarine particolarmente avverse e compiendo una complessa operazione di ricerca e soccorso in un ampio tratto di mare. Dopo circa 24 ore di ininterrotta e impegnativa navigazione, Soldini rintracciava l’imbarcazione francese capovolta traendo in salvo la Autissier. In tale operazione Giovanni Soldini dava prova di elevatissimo spirito di altruismo, generosità, slancio e determinazione nel portare primo soccorso a persona in grave pericolo di vita oltre che somma perizia marinaresca nel saper governare l’imbarcazione nelle operazioni di ricerca e recupero in condizioni meteorologiche avverse.

UN UOMO QUALUNQUE

Tutt’oggi Giovanni sostiene di non aver fatto niente di insolito, perché la consuetudine navale da millenni dimostra che in mare si soccorre e si aiuta qualunque imbarcazione in difficoltà, qualunque persona in pericolo di vita.

Recentemente Soldini, durante la serata di presentazione del film Soudain, seuls (tratto da un libro di Isabelle Autissier) a cui abbiamo partecipato il mese scorso, ha ribadito questo concetto, sottolineando come per lui sia incredibile l’indifferenza con cui assistiamo, invece, da decenni a decine di migliaia di morti all’anno nel Mar Mediterraneo. Un uomo modesto e di poche parole, ma quando decide di parlare non manca di schiettezza e profondità, non c’è dubbio!

Se vi abbiamo incuriositi e volete leggere Nel blu, non vi resta che cliccare qui.

Per dare una sbirciata, invece, al romanzo di Isabelle Autissier che abbiamo citato poc’anzi, potete cliccare qui.

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