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Le carte nautiche sono obbligatorie?

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Cosa prevede la normativa

Le carte nautiche sono obbligatorie? Quante volte vi siete fatti questa domanda? E’ uno dei dubbi più frequenti dei nostri clienti diportisti. Il complesso apparato giuridico italiano, in effetti, non garantisce sempre l’accesso immediato alle informazioni desiderate. Vediamo di fare chiarezza!

Le dotazioni di sicurezza

Le carte nautiche rientrano nell’elenco delle dotazioni di sicurezza. Si tratta, infatti, di strumenti utili a garantire un sicuro svolgimento della navigazione. Dove troviamo, allora, il riferimento normativo più recente al riguardo?

Il Decreto Ministeriale n. 146 del 29 luglio 2008 contiene parte della risposta che stiamo cercando. Il comma 1 dell’Articolo 54 è quello che fa al caso nostro! Il comma in questione indica, infatti, che l’allegato V contiene l’elenco delle dotazioni di sicurezza minime.

Scopriamo così che le carte nautiche sono obbligatorie per la navigazione oltre le 12 miglia dalla costa. Tuttavia, c’è una piccola nota a margine, che specifica che è consentito l’uso di cartografia elettronica in sostituzione di quella cartacea.

E’ davvero così? Approfondiamo!

La cartografia elettronica

Il Decreto del 10 luglio 2002 del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto stabilisce in dettaglio i requisiti di legge dei sistemi elettronici di ausilio alla navigazione. La parte interessante per noi è contenuta nell’Articolo 4, che affronta i sistemi di backup necessari.

A questo punto, scopriamo che è obbligatorio avere a bordo un altro plotter o, in alternativa, un appropriato portafoglio di carte nautiche, in scala 1:250.000 o maggiore.

Cosa significa? Che potete serenamente navigare col vostro GPS, ma che dovete necessariamente averne a bordo, per precauzione, un secondo. Se non ne avete a bordo un altro, le carte nautiche sono comunque obbligatorie.

Il buonsenso

Per legge, quindi, le carte nautiche sono obbligatorie a bordo per la navigazione oltre le 12 miglia dalla costa. Si può farne a meno solo avendo a bordo due ECS (Electronic Chart System) conformi a quanto specificato nel decreto di cui sopra.

Ma ha davvero senso avere a bordo due ECS e nessuna carta nautica? Cosa accadrebbe se ci trovassimo a navigare in una zona d’ombra? Come ce la caveremmo se un guasto all’impianto elettrico dovesse mettere fuori uso i nostri plotter?

La risposta è semplice: saremmo fregati! Il mare non è il nostro elemento e guidare un’automobile è diverso da pilotare un’imbarcazione. Occorre prudenza, saggezza e senso di responsabilità per affrontare la navigazione. Avere a bordo due sistemi elettronici non ci mette al riparo da situazioni impreviste, dalle emergenze e nemmeno dagli errori del sistema.

In quest’ottica, è cosa buona e giusta avere sempre a bordo almeno una carta nautica della nostra zona di navigazione, indipendentemente dagli obblighi di legge.

La navigazione entro le 12 miglia dalla costa

Dalla normativa, inoltre, si evince che la carta nautica non è obbligatoria per la navigazione entro le 12 miglia dalla costa. Questa prescrizione suscita, in verità, più di qualche perplessità.

Siamo davvero sicuri che sia indispensabile avere una carta in alto mare e che nei pressi della costa sia inutile? Non pensiamo che dove il fondale è meno profondo i pericoli per la navigazione siano maggiori? Secche, relitti, scogli, segnalamenti luminosi… Questi ostacoli sono decisamente più numerosi proprio entro le 12 miglia dalla costa e rappresentano, potenzialmente, un rischio per i naviganti.

Allora perché la normativa ci obbliga ad avere a bordo la cartografia quando navighiamo in mezzo al nulla e non nei pressi del litorale? Questa è una domanda a cui non abbiamo risposta. Desideriamo, però, sottolineare che le carte nautiche sono estremamente preziose in entrambe le situazioni.

Quando ci troviamo a navigare in alto mare, infatti, senza alcun riferimento visivo della costa, è indispensabile sapersi comunque orientare. La carta nautica, in effetti, insieme agli strumenti di carteggio e alla bussola, ci consente di navigare in sicurezza anche al largo. Ci sarebbe da aprire, inoltre, un discorso sul sestante e sulla navigazione astronomica: magari lo faremo in uno dei prossimi articoli!

Sottocosta, viceversa, l’orientamento può essere più semplice, ma i pericoli per la navigazione, come dicevamo prima, sono senz’altro maggiori. Ecco che anche in questo caso l’ausilio delle carte nautiche risulta estremamente prezioso, soprattutto insieme ai portolani.

Conclusioni

La carte nautiche, quindi, sono obbligatorie per la navigazione oltre le 12 miglia dalla costa. Unica eccezione: avere a bordo due ECS conformi alla normativa italiana. Tuttavia, la saggezza dei lupi di mare ci insegna che la prudenza, al cospetto della natura, non è mai troppa e navigare senza carte tradizionali, indipendentemente dalla distanza dal litorale, può essere un errore fatale!

Qualche volta ci è capitato di servire clienti che ne facevano anche un problema economico. “Con tutte le spese che devo affrontare, questa me la risparmio!” ci siamo sentiti dire in alcuni casi (isolati, per fortuna).

Sapete quanto costa una carta nautica in Italia? Solamente € 32,00 (prezzo ufficiale stabilito dall’Istituto Idrografico della Marina). Una spesa davvero ridicola, in confronto al costo di un plotter, delle carte elettroniche, delle altre dotazioni di sicurezza… Un costo inesistente, se paragonato ai costi di manutenzione dell’imbarcazione, al posto barca, alle tasse…

Secondo voi vale davvero la pena, a fronte di un importo del genere, di valutare gli obblighi di legge e cercare escamotage per aggirarli? Si tratta realmente di una spesa insostenibile per navigare in sicurezza?

Ognuno troverà la risposta più coerente con la propria visione della vita: il bianco e il nero non sono gli unici colori del mondo. Ci auguriamo, tuttavia, che le informazioni e le riflessioni che abbiamo condiviso con voi oggi siano di aiuto per riflettere sul tema della sicurezza della navigazione.

Non manca molto all’estate e, se tutto procede bene, potremo tornare a solcare i nostri mari in piena libertà. Il nostro invito è di farlo con responsabilità, per il bene delle persone e delle cose. La sicurezza, per noi, viene sempre prima di tutto.

Buon vento!

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