Poco dopo la Seconda Guerra Mondiale, Schildt e la moglie, partiti dalla Svezia, attraversata da Nord a Sud tutta la Francia per fiumi e canali, giungono, a bordo della “Daphne”, nel Mediterraneo. Era qualcosa di più di una vacanza, era un modo per ritrovare, dopo l’atroce conflitto, un senso alla vita. In queste pagine l’autore riepiloga i momenti più significativi dei suoi viaggi nel Mediterraneo e anticipa in tutta la sua drammatica dimensione e attualità il problema del degrado ambientale e delle condizioni di vita e la difficoltà per trovare uno spazio in cui l’individuo possa avere un minimo di semplicità, di genuinità e di libertà.