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la vita di bordo nel medioevo

25,00

Sottotitolo: dai vichinghi alle galee

Autore: jean merrien

Editore: ugo mursia editore

ISBN: LDM9788842541202

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COD: LDM9788842541202 Categorie: ,

Descrizione

Raro esemplare della prima edizione di U. Mursia & C. del 1973 in perfetto stato di conservazione, collana “Biblioteca del Mare” 90 (Uomini e navi di tutti i tempi 8). In-8, legatura editoriale telata blu con impressioni oro al piatto anteriore e al dorso; sovraccoperta in carta plastificata illustrata a colori con alette; 228 pp. ingiallite, con 9 disegni in nero nel testo e 11 illustrazioni in nero fuori testo.

Traduzione dal francese di C. De Rossi.

Dalle alette: Sull’uomo del Medioevo, non solo come marinaio, ma anche come pellegrino, emigrante o passeggero, si hanno comunemente idee generiche e confuse. Dopo la lettura di questo libro, ci si accorge con sorpresa di sentirsi familiari, quasi contemporanei, di questo o quel Vichingo, capo o sottoposto, uomo o donna, che giorno per giorno vive sulla sua nave, sia guerreggiando sulle coste, sia dirigendo verso l’ignoto su oceani inesplorati. Allo stesso modo partecipiamo all’incredibile vita di quelli che possiamo chiamare i fondatori della marina velica e soprattutto della stirpe di marinai che poi affronterà l’immensità dell’Atlantico e di tutti i mari del mondo.

Come una girandola, facciamo conoscenza con la tumultuosa marineria mediterranea dei secoli di mezzo, brulicante, chiassosa, non di rado stravagante; con la gente che affida la sua vita a dei legni e che si sottopone a condizioni di vita di bordo assolutamente incredibili per noi, ma che viste in dettaglio risultano, se non meno stupefacenti, più comprensibili. Quella gente di mare e quei viaggiatori non erano davvero diversi da noi.

Infine, le galee. Furono esse la grandezza e la gloria della storia marinara del Medioevo; e il punto d’incontro, anche, di cristiani e turchi in una convivenza sorprendente. Se le nostre navi hanno uno schiavo – il motore – che fornisce la propulsione, le galee, come motore, avevano in massima parte degli schiavi: uomini incatenati sempre, anche in porto, anche in disarmo. Ebbene questa umanità in condizione infernale non solo sopravviveva, ma viveva!

Sono queste ed altre le visuali aperte dalle pagine di questo libro, condotto con lo scrupolo e il metodo dello storico, il talento dello scrittore e l’amore dell’uomo di mare dall’autore, Jean Merrien, che attraverso le sue numerose opere ha ampliato costantemente la conoscenza e il contatto dell’uomo moderno col mare.

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