Skip to main content

i rocca di loano e il secolo d’oro del grano e dei velieri

20,00

Sottotitolo: la storia di loano e del commercio del grano che l’arricchì tra il sette e l’ottocento

Autore: filippo bonfiglietti

Editore: primiceri editore

ISBN: 9788833003221

Da procurare su richiesta

Da procurare su richiesta

COD: 9788833003221 Categorie: ,

Descrizione

Loano, il borgo col nome più dissonante del ponente ligure, fu fondata nel Trecento dai Doria per motivi mai chiariti se non che “dovevano avere il loro interesse”, trasferendola al mare dall’insediamento originale di cui si sono perse le tracce, ma probabilmente sistemato sulle alture per difendersi dai pirati musulmani tipici di quei tempi.

Forse i Doria vollero una posizione strategica per il commercio anche perché Loano fu costruita vicino ai Portiglioli, la località meno battuta dal libeccio. In più Loano era vicina al torrente, sopra una falda d’acqua dolce e, una volta cinta di mura, era certo più difendibile di quanto non fossero un gran numero di abitazioni e di villaggi sparpagliati.

La costruzione delle mura, ufficialmente, venne fatta un paio di secoli dopo, ma nulla vieta di immaginare che in qualche modo fossero state edificate subito per proteggere l’abitato. L’impegno iniziale prevedeva che i Doria regalassero il terreno e i materiali da costruzioni e che i loanesi, in cambio, fornissero frutta, ortaggi e manodopera gratuita per alcuni giorni all’anno. Dopo duecento anni i Doria cedettero Loano ai Fieschi per motivi economici ma poi, nel 1547, il fallimento della congiura dei Fieschi cambiò tutto: Loano ritornò ai Doria come contea e, dal 1575 al 1606, fu governata da Gianandrea I Doria, a cui sono attribuite le maggiori opere: il palazzo, le mura, alcune chiese e conventi. Di lì in poi Loano continuò ad essere nominalmente governata dai Doria sempre più assenti. Nel 1653, l’eredità passò a Giovanni Andrea III che sposò la romana Anna Pamphili e si trasferì a Roma dove morì nel 1637 senza essere mai stato a Loano. Da quel momento Loano diventa un feudo dei Savoia, le pretese dei feudatari si allentano finché si arriva alla rivoluzione francese e all’abolizione dei privilegi feudali.

Loano, dunque, per quasi seicento anni fu un paese di pescatori, di marinai e di contadini poveri e privi di prospettive. Ma verso il 1785 inizia l’epoca del commercio del grano, con la “Ragione di Commercio Fratelli Rocca” che va a comprare il grano in Russia, lo trasporta in Europa e lì lo vende. Si arricchisce, compra tutte le proprietà Doria di Loano, crea una flotta di cinquanta navi fabbricate proprio a Loano e i loanesi saranno gli equipaggi e i comandanti. Durerà fino al 1861 quando fallisce, per un concorso di circostanze.

Le fortune dei Rocca ripresero nel Novecento, per opera di Agostino, che sopravviverà al terremoto di Reggio Calabria nel 1908, che parteciperà alla Prima Guerra Mondiale, che più tardi diventerà Amministratore Delegato della Dalmine, che per primo lancerà la produzione d’acciaio in Italia e che, dopo la guerra, fonderà la Techint in Argentina. Facendo il primo passo per una delle industrie più importanti del mondo, quasi a dimostrare che l’iniziativa dei Rocca del Settecento non fu solo un caso, ma una vocazione.

Edizione: 2023