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l’arte nella marineria

40,00

Sottotitolo: arte e artigianato della gente di mare e dei costruttori navali

Autore: aa.vv.

Editore: mondadori electa

ISBN: LDM1596028144

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COD: LDM1596028144 Categorie: ,

Descrizione

Raro esemplare della prima edizione dell’Istituto Editoriale Electa del 1967 in ottimo stato di conservazione. In-4, legatura editoriale con copertina rigida telata arancione, con incisioni azzurre sul piatto anteriore e sul dorso; con sovraccoperta in carta illustrata a colori con alette (particolarmente ingiallito il dorso); risguardi illustrati in marrone (annotazione a matita sul risguardo posteriore); con frontespizio stampato in nero e in arancione; con alcuni segni a matita e timbro; 244 pp., con numerose illustrazioni a colori e in nero nel testo (con didascalie fuori testo). Con timbro del Civico Museo Navale di Milano (n. di reg. 3274/6) in ultima pagina.

Traduzione di Maria Teresa Rubin de Cervin.

Dall’introduzione: “[…] Se qualcuno […] intende occuparsi di “arte della costruzione navale” come scienza storica, gli mancano evidentemente in primo luogo gli elementi visivi. […] Di navi […], vale a dire di imbarcazioni storiche originali, ben poco è giunto fino a noi. Non esiste quindi una storia dell’arte della nave per la mancanza di materiale oggettivo? L’esame di questo problema e il suo incoraggiante risultato, e cioè l’esistenza di testimonianze sufficienti (anche se per lo più di genere secondario) che fanno apparire sensato e meritevole l’occuparsi di questo campo antichissimo, quasi sconosciuto, ma altamente interessante, tutto ciò è stato il motivo della pubblicazione del presente libro.

Di quale natura sono tali testimonianze? Tra quelle da considerarsi secondarie sono le raffigurazioni dalle quali si può desumere lo sviluppo architettonico-storico della nave. Sono graffiti rupestri preistorici, pitture murali con imbarcazioni nilotiche nelle tombe reali egizie, immagini vascolari greche e miniature del primo Medioevo con raffigurazioni di navi; piani e progetti di navi rinascimentali e barocche eseguiti dai cantieri, disegni e dipinti della pittura di marine del XVII e XVIII Secolo, le più tarde riproduzioni delle singole navi, ingenuamente popolaresche, e le prime fotografie di velieri del secolo scorso; inoltre modelli di navi […].

E vi sono anche documenti primari […]: un paio di navi nord-europee d’alto mare, venute alla luce in recenti scavi, degli ultimi secoli prima di Cristo e dei primi dopo Cristo, come ad esempio quelle dell’epoca dei Vichinghi; navi affondate in passato e riportate a galla in questi ultimissimi anni […]; infine, resti di antiche navi e frammenti delle loro decorazioni […].

Tali testimonianze primarie e secondarie sono oggetto di questo libro. Non viene tuttavia trattato quello che è familiare a chiunque si interessi alla materia e che è stato da sempre registrato nella storia dell’arte, e precisamente nella storia della pittura: la cosiddetta pittura classica di marine, specie la scuola dei pittori olandesi di marine del XVII Secolo. […]

Per contro abbiamo riservato largo spazio ai dipinti raffiguranti specificamente le singole navi, un genere particolare di pittura dilettantistica popolare-internazionale, documentabile a partire dalla metà del XVIII Secolo, che ha alcuni rapporti di parentela con la ben più antica pittura votiva con rappresentazioni di navi. Questo quadri votivi a loro volta permettono di riconoscere delle relazioni con l’arte della costruzione navale antica ed esotica. Tutti questi generi sono stati presi in esame uno per uno.”