«Il mare come via di fuga, salvezza, occasione per ritrovare la libertà perduta. È il mare scelto da decine di migliaia di ebrei che, negli anni Trenta, lasciarono un’Europa preda dei totalitarismi per trovare rifugio su un’altra sponda disposta ad accoglierli.»
Dalla presa del potere del nazismo è spietata la caccia agli ebrei. Anche un transatlantico, un traghetto, un battello possono rappresentare un’opportunità di fuga. Ed eccole, allora, dieci storie di navi che sono solo una pagina del tragico libro della guerra, sintetizzandone però i sentimenti che, da una parte e dall’altra, si materializzano: l’odio, l’orrore, la tenacia, il desiderio di libertà.
Dal più celebre Rex a sconosciute carrette del mare, queste navi diventano il rifugio e il veicolo per decine di migliaia di persone desiderose di trovare riparo dalla guerra e dalla follia umana. Molti ci sono riusciti, altri non ce l’hanno fatta e ora riposano sul fondo del mare.
Una tragedia che va in scena sul mare e che continua a farci riflettere.
Prefazione di Moni Ovadia.
Edizione: 2025