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Tag: Diario di viaggio

Il diario di viaggio è un’opera narrativa che si sviluppa in rigoroso ordine cronologico. Il racconto degli accadimenti avviene in prima persona ed è incentrato sul tempo presente.

La narrazione è scandita dal susseguirsi delle date. Il tema portante di queste opere è, ovviamente, l’annotazione di particolari avvenimenti vissuti durante un itinerario.

In ambito marinaresco, il diario di viaggio diventa “diario di bordo”, ossia un registro su cui i naviganti annotano le varie fasi delle loro imprese. La Libreria del Mare vanta una raccolta straordinaria di diari di bordo di numerosi autori, che potete trovare qui!

Se, però, volete essere voi a scrivere le vostre imprese, non temete. Abbiamo quello che fa al caso vostro: cliccate qui per aprire la sezione “Agende, diari di bordo e quaderni”.

Presentazione del libro “Mare selvaggio” di Ambrogio Beccaria

Ci sono libri che non si limitano a essere letti: si ascoltano, come il fruscio di una vela tesa dal vento o lo sciabordio lento dell’onda contro lo scafo. Mare selvaggio, il nuovo libro di Ambrogio Beccaria scritto insieme a Matteo Caccia, è uno di questi. Un racconto che nasce dall’oceano e ritorna all’oceano, carico di tutto ciò che il mare trattiene e restituisce. Il 9 dicembre alle 18.30 saremo ospiti del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano per un incontro speciale fuori rotta, lontano dalla nostra libreria, ma pienamente dentro il nostro mondo. Accanto agli autori ci sarà Guido Meda, che guiderà la conversazione come si fa con l’esperienza di chi sa adoperare una bussola: con attenzione, ritmo e un pizzico di avventura.

Un diario di bordo che attraversa tempeste e meraviglie

In Mare selvaggio il mare non è lo sfondo, ma il protagonista. È un mare che sfida, che cambia idea, che sorprende e che costringe a trovare un equilibrio nuovo a ogni miglio. Beccaria racconta le sue rotte con una sincerità luminosa: la solitudine, le riparazioni improvvisate, la fatica che morde e quell’improvviso bagliore di bellezza che solo l’oceano sa regalare. La voce di Matteo Caccia aggiunge al racconto una profondità umana e narrativa che tiene il timone saldo: una storia di avventura che parla anche di noi, di ciò che scegliamo e di ciò che lasciamo andare.

Un incontro aperto a tutti

La presentazione è gratuita e non richiede prenotazione. Il libro sarà disponibile in loco e, al termine della serata, gli autori resteranno per un momento di firmacopie, un’occasione preziosa per scambiare due parole e portarsi a casa un ricordo salato d’inchiostro.

Una rotta che ci porta lontano

Da quasi cinquant’anni La Libreria del Mare accoglie storie d’acqua, di viaggio, di vela e di profondità. Eventi come questo sono la nostra scia: un modo per condividere la passione per il mare che unisce lettori, navigatori e sognatori. Vi aspettiamo al Museo per questa serata speciale, con lo spirito aperto e la curiosità del marinaio che si affaccia a un orizzonte nuovo.

Se volete iniziare a dare un’occhiata a Mare selvaggio, basta cliccare qui.

Verso Capo Horn

Verso Capo Horn

Cari lettori, oggi vi presentiamo una novità arrivata da poco in libreria: il libro di Stefano Favarelli intitolato Verso Capo Horn. Partiamo insieme alla sua scoperta!

UN CARNET DI VIAGGIO TRA PAROLE E DISEGNI

Verso Capo Horn è un vero e proprio carnet de voyage artistico e letterario, un diario di bordo visivo e narrativo creato da Stefano Faravelli. Dopo oltre trent’anni vissuti tra Oriente e Occidente, l’artista, illustratore e viaggiatore torinese riprende la sua Via del Taccuino con un’avventura estrema: doppiare Capo Horn, il punto più meridionale della Terra del Fuoco. La sua nave, l’Adriatica, parte da Ushuaia, ma una furiosa tempesta lo costringe ad attraccare sull’Isla Navarino, nel Canale di Beagle, trasformando il viaggio in una disavventura.

UNO SGUARDO TRA MICROSCOPIO E TELESCOPIO

In cerca dell’immensità dell’oceano, del vento e dei cieli estremi, Faravelli si fa sorprendere dalle piccole cose: una conchiglia, una piuma, le venature di un riccio marino. Questi dettagli, catturati con lo sguardo del naturalista, diventano poi pagine illustrate, annotazioni e acquerelli che si affiancano alle parole. Ne emerge una sorta di mappa mentale, dove il visibile e l’invisibile si sovrappongono, raccontando una Patagonia viva e complessa che si apre tra leggende, rotte di esploratori, creature marine e fauna locale.

L’AUTORE

Stefano Faravelli nasce a Torino e si forma all’Accademia Albertina. Laureato in Filosofia morale, è esperto in lingua araba e ha visitato decine di paesi. Dai suoi numerosi carnet sono derivati riconoscimenti importanti e mostre internazionali, tra cui la Biennale di Venezia nel 2011. Verso Capo Horn, pubblicato da Adelphi, è la sua prima collaborazione con la casa editrice milanese ed è stata accolta dall’editoria come un’opera memorabile e autentica.

UN’OPERA COMPLETA

Il libro è un mix originale: reportage di viaggio, diario personale, atlante zoologico e botanico… Ma non solo! E’ anche una raccolta di materiali di viaggio (francobolli, carte nautiche, biglietti), robusto nelle note e poetico nelle immagini. Le pagine rivelano anche momenti di fatica – il freddo che intorpidisce le dita, l’umidità costante, la difficoltà di dipingere sotto la pioggia – ma anche frammenti poetici, come l’incontro con Cristina, l’ultima parlante yaghan, o la presenza silenziosa delle balene.

Verso Capo Horn è un viaggio che sa di mare, vento gelido e stupore, ma anche di dettagli nascosti, incontri umani e cura artigianale. Un libro che va sfogliato con lentezza, lasciandosi avvolgere dal fascino dell’atlante emotivo della Patagonia. Ideale per chi ama il mare, la natura, l’arte e il racconto profondo.

Se volete dare un’occhiata al libro di Faravelli, potete cliccare qui.

Buona lettura e buon vento!

Fogar e i suoi 400 giorni intorno al mondo

Fogar e i suoi 400 giorni intorno al mondo

Cari lettori, oggi vogliamo portarvi a bordo del Surprise, la barca a vela con cui Ambrogio Fogar compì una delle imprese più straordinarie della storia della navigazione italiana: la circumnavigazione del globo in solitaria da est a ovest, contro venti e correnti, durata circa 14 mesi. Un’avventura raccontata nel libro 400 giorni intorno al mondo, disponibile presso La Libreria del Mare.

IL VIAGGIO

L’1 novembre 1973 Fogar salpò da Castiglione della Pescaia per fare ritorno il 7 dicembre 1974, diventando il primo italiano e il quinto velista al mondo a completare tale impresa. In un’epoca in cui la tecnologia non offriva le comodità odierne, Fogar affrontò tempeste, bonacce e solitudine, spinto dalla volontà di trovarsi attraverso la solitudine sul grande mare.

IL DIARIO DI BORDO

Il libro, arricchito da 33 fotografie, 6 cartine e 7 disegni, offre una narrazione essenziale e intima dell’esperienza di Fogar. Le sue parole trasmettono le emozioni vissute durante il viaggio, come quando descrive il passaggio oltre Capo Horn:

Ti pare di essere un Unico Grande Uomo che vive in miliardi di pezzi nelle città di tutto il mondo.

400 giorni intorno al mondo è più di un diario di bordo; è un viaggio nell’anima di un uomo che ha scelto la solitudine per confrontarsi con se stesso e con la natura. Un libro che, a cinquant’anni di distanza, continua a ispirare e a far sognare chi ama il mare e l’avventura. L’impressione è di condividere con lui questo viaggio, raccontato senza filtri, senza fronzoli. Un’esperienza dura raccontata in maniera altrettanto dura, al punto che ci par di essere con lui su quella barca, in mezzo a bonacce e tempeste. 

Se volete dare un’occhiata a 400 giorni intorno al mondo, basta cliccare qui o passare a trovarci in libreria.

James Cook: il grande esploratore del Pacifico

James Cook

Cari lettori, oggi parliamo di James Cook, uno straordinario viaggiatore, esploratore e cartografo che ha segnato le sorti del mondo per come lo conosciamo oggi. Cook è, infatti, celebre per aver ampliato enormemente le conoscenze geografiche del XVIII Secolo.

LA VITA

James Cook è nato il 7 novembre 1728 a Marton, nello Yorkshire, in una famiglia modesta. Dopo aver iniziato la sua carriera nella marina mercantile britannica, entrò nella Royal Navy nel 1755 e si distinse come cartografo durante la Guerra dei Sette Anni. Da subito, infatti, fu notato per la sua straordinaria precisione e abilità tecnica nel redigere le carte geografiche.

I VIAGGI

James Cook intraprese tre viaggi epocali nel Pacifico (l’oceano meno conosciuto fino a quel momento) sotto il patrocinio della Royal Society e della Corona britannica. Il primo viaggio (1768–1771), a bordo dell’Endeavour, aveva lo scopo di osservare il transito di Venere da Tahiti, ma portò anche alla mappatura della Nuova Zelanda e della costa orientale dell’Australia. Cook approdò a Botany Bay, aprendo le porte alla conoscenza europea del continente australiano.

Nel secondo viaggio (1772–1775), al comando della Resolution e dell’Adventure, James Cook esplorò il Pacifico meridionale, spingendosi fino al Circolo Polare Antartico. In questa spedizione dimostrò che la mitica Terra Australis Incognita non esisteva nelle dimensioni ipotizzate, rafforzando la sua fama di esploratore audace e scientificamente rigoroso.

Il terzo e ultimo viaggio (1776–1779) portò James Cook alla scoperta delle isole Hawaii e a un’esplorazione approfondita della costa occidentale del Nord America, nella speranza di trovare il Passaggio a Nord-Ovest. Purtroppo, Cook perse la vita il 14 febbraio 1779 nella Baia di Kealakekua, Hawaii, durante uno scontro con gli indigeni locali.

I DIARI DI BORDO

Le avventure e le scoperte di James Cook sono raccontate nei suoi dettagliati diari di bordo, che rappresentano una testimonianza unica delle sue osservazioni geografiche, scientifiche e culturali. Oggi questi preziosi documenti sono disponibili alla Libreria del Mare in due volumi, curati da Franco Marenco e pubblicati da TEA. Il primo volume si concentra sul primo viaggio (1768–1771), mentre il secondo documenta il secondo viaggio (1772–1775). Entrambi i volumi sono ricchi di descrizioni affascinanti e restituiscono perfettamente l’immagine dell’uomo e del navigatore che Cook è stato.

UN’EREDITÀ PERENNE

James Cook ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’esplorazione. Le sue mappe dettagliate e i suoi diari hanno ampliato la conoscenza del mondo, ispirando generazioni di esploratori e studiosi. Se desiderate scoprire di più sulla sua vita straordinaria e le sue imprese, non potete perdere i suoi diari: una lettura che vi trasporterà in un’epoca di grandi scoperte e avventure.

Se volete dare un’occhiata al primo volume, potete cliccare qui.

Se siete incuriositi dal secondo, invece, basta cliccare qui.

 

Valentina Scaglia in Libreria

Valentina Scaglia

Cari lettori, nuovo appuntamento in libreria! Mercoledì 22 gennaio 2025 alle 19 verrà a trovarci Valentina Scaglia, autrice di Canoe in Patagonia. In compagnia di Massimo Mascheroni, Presidente del Canoa Club Milano, ripercorreremo con Valentina il viaggio straordinario che l’ha portata dall’altro lato dell’Oceano Atlantico, in una delle regioni più remote del pianeta.

L’IDEA DI VALENTINA

Era tutto iniziato da un’idea balzana: percorrere in canoa il Rio Chubut, nella Patagonia Argentina, partendo dalle Ande. Significava pagaiare per centinaia di chilometri in uno sconosciuto deserto, in una specie di far west australe dai paesaggi alieni. Il piano era arrivare in un mese all’Atlantico in autonomia e senza veicoli di appoggio, trasportando le canoe fin dall’Italia e caricando alla partenza tutti i viveri necessari.

IL PRIMO VIAGGIO

Quindi, nell’inverno del 2016 Valentina e i suoi compagni di viaggio sono partiti dalle Ande con l’obiettivo di arrivare fino all’Oceano Atlantico in canoa. Purtroppo, durante il primo viaggio le cose non sono andate come sperato e rovesciamenti in acqua hanno portato a una situazione di quasi emergenza… non proprio un viaggio sereno!

IL SECONDO VIAGGIO

Al rientro in Italia, ancora decisi a portare a termine la loro missione, i canoisti sono ripartiti più organizzati, riuscendo finalmente a concludere la traversata della Patagonia in canoa al secondo tentativo. L’unica differenza rispetto al piano originale della Scaglia è stata la durata: due mesi al posto di uno. Fondamentale per il buon esito del viaggio l’incontro con i gauchos, che ha cambiato le sorti della spedizione.

CANOE IN PATAGONIA

Rientrata in Italia, Valentina Scaglia ha deciso di pubblicare il racconto della sua avventura: Canoe in Patagonia – Dalle Ande all’Atlantico, mille chilometri lungo il Rio Chubut. Se volete iniziare a dargli un’occhiata, basta cliccare qui.

Vi aspettiamo il 22 gennaio alle ore 19 in libreria!

Vito Dumas, l’erede di Joshua Slocum

Vito Dumas

Cari lettori, con questo articolo torniamo a parlare di classici della letteratura marinaresca e lo facciamo seguendo le imprese di un celebre navigautore. Oggi vi racconteremo le gesta di Vito Dumas, anche attraverso i suoi diari di bordo. Salpiamo l’ancora!

L’AUTORE

Vito Dumas (1900-1965) è stato uno dei più celebri navigatori solitari del XX Secolo, noto per le sue incredibili imprese in mare aperto. Nato in Argentina, Dumas si distinse per le sue traversate coraggiose a bordo di piccole imbarcazioni. Nonostante la mancanza di tecnologie moderne, compì viaggi che sfidavano i limiti umani, dimostrando una tenacia e una capacità di adattamento uniche.

L’EREDE DI JOSHUA SLOCUM

Le orme che Vito Dumas si impegnava a seguire sono sicuramente quelle di Joshua Slocum, il primo solitario ad aver compiuto la circumnavigazione del mondo a vela. Come Slocum, Dumas non si è mai fatto spaventare dalla solitudine che, anzi, è diventata negli anni la sua compagna di viaggio prediletta.

IL VIAGGIO DEI QUARANTA RUGGENTI

Una delle sue imprese più epiche, infatti, fu la navigazione in solitaria attorno al mondo, nota come il Viaggio dei Quaranta Ruggenti. In questa folle avventura attraversò i mari più pericolosi del pianeta, intorno ai 40 gradi di latitudine Sud, famosi per le condizioni estreme di vento e onde. Questo viaggio, compiuto nel 1942 a bordo del Lehg II, consacrò Vito Dumas come uno dei più grandi navigatori della storia, dimostrando che la forza di volontà e il desiderio di libertà possono superare ogni ostacolo.

VERSO LA CROCE DEL SUD

Prima del giro del mondo, nel 1931 Dumas fece un altro viaggio che segnò la sua carriera. A bordo del Lehg partì dall’Europa alla volta del Sud America. Fu questo viaggio compiuto durante la giovinezza, alla ricerca di libertà e fama, a dargli la spinta per quelli successivi.

L’OPERA

Le imprese marinaresche di Vito Dumas sono raccontate nel libro Verso la Croce del Sud – I Quaranta Ruggenti. Questo volume altro non è che l’unione dei due diari di viaggio che Vito Dumas ha compilato durante le sue celebri navigazioni. Un libro che non è solo il racconto di un’avventura, ma una fonte d’ispirazione per tutti i navigatori che trovano nel mare una dimensione di libertà assoluta.

Il resoconto dei suoi viaggi è disponibile alla Libreria del Mare o sul nostro e-commerce, cliccando qui.

Mamma & Marinaia: presentazione in Libreria

Mamma & Marinaia

Cari lettori, segnatevi questa data: mercoledì 18 settembre alle 19 ci vediamo in libreria per una nuova presentazione dal vivo. A fare due chiacchiere con noi per raccontarci del suo libro Mamma & Marinaia sarà Sara Rossini, che mamma & marinaia lo è tutti i giorni. In questo articolo vi parliamo di lei!

SARA ROSSINI

La conosceremo in veste di autrice, ma Sara Rossini non è solo questo. Sulla sua pagina Instagram sailing_shibumi, in cui racconta a oltre 30K follower la sua vita, scrive di sé: claustrofobica, ipocondriaca e ansiosa, catapultata in una barca a vela con 3 figli, marito e cane. Già solo da queste parole potete immaginare il personaggio! La nostra mamma & marinaia da 4 anni vive in una barca con tutta la sua famiglia, mostrando il lato autentico e affascinante dell’esistenza di una donna che ha compiuto scelte non convenzionali. La sua storia, proprio come l’ha raccontata anche sul palco di un TEDx, è un invito a seguire i propri sogni, a non avere paura di affrontare le onde, sia quelle del mare sia quelle della vita. A vivere senza pensare cosa sarebbe successo se…?

IL TUFFO A BOMBA

Potremmo chiamarlo salto nel vuoto, ma tuffo a bomba ci pare più appropriato. Questo è quello che ha fatto Sara insieme a suo marito Stefano nel 2020, dopo anni di progetti. Insieme ai loro figli e al loro cane bagnino hanno lasciato la vita che si erano costruiti a Milano e sono partiti. La meta: una vita in viaggio. Lui è marinaio da sempre, lei si è avvicinata al mare quando l’ha conosciuto. Un meraviglioso e romanticissimo cliché che ci porta dritti dritti tra le pagine di Mamma & Marinaia. A questo libro, infatti, Sara ha affidato tutta la sua esperienza di mamma & marinaia, ma anche di imprenditrice e formatrice. Con Sailing Shibumi Sara e Stefano portano in scuole e aziende un talk sul mare e sul rapporto dell’uomo con le acque.

MAMMA & MARINAIA

Mamma & Marinaia parla di sogni, di scelte coraggiose e di avventure. Al suo interno Sara racconta la sua esperienza di vita in mare, tra albe spettacolari e tempeste improvvise, gioie e difficoltà. Tra le pagine c’è ovviamente la storia della sua famiglia, dove Rossini descrive come sia possibile conciliare la maternità con la vita di marinaia, dimostrando che i sogni non devono essere messi da parte, ma possono diventare parte integrante della nostra quotidianità. Non a caso il primo capitolo è dedicato alla navigazione con… il pancione! Una storia e una vita, quelle di Sara, che sono un inno alla libertà, alla forza interiore e all’amore per il mare.

LE DOMANDE DEI BAMBINI

All’interno del volume Sara risponde anche alle tipiche domande che riceve dai bambini (e dai loro genitori) quando si parla di vita a bordo. Un libro che, quindi, diventa anche la guida perfetta per tutte quelle famiglie che scelgono di trascorrere, se non tutta la vita, almeno le vacanze in barca.

SARA ROSSINI IN LIBRERIA

Con queste premesse, cari lettori, non possiamo che darvi appuntamento in libreria mercoledì 18 settembre alle ore 19. Ascoltando le parole di Sara e leggendo il suo libro siamo sicuri che vi verrà voglia di organizzare le vacanze del 2025 seguendo il suo esempio!

Nel frattempo, se volete dare un’occhiata a Mamma & Marinaia, lo trovate qui.

Letture estive: le proposte della Libreria del Mare

Letture estive

Cari lettori, l’estate è finalmente arrivata e noi ne avevamo terribilmente bisogno. Ecco perché in questi giorni, girovagando tra i nostri scaffali, ci è venuta voglia di scrivere un articolo con i nostri consigli per le letture estive, perfette sia che vi aspetti un giro in barca a vela sia che passiate agosto sdraiati in spiaggia.

UNA LISTA DIVERSA DAL SOLITO

Prima di iniziare, una piccola premessa: siete abituati a sentirci parlare di classici, spesso storie di avventura o diari di viaggio. Per questo articolo dedicato alle letture estive parleremo, invece, soprattutto di romanzi: mettetevi comodi, iniziamo!

VITA AVVENTUROSA DI UN’ACCIUGA CANTABRICA

Per il nostro elenco di letture estive consigliate, partiamo con il pittoresco Vita avventurosa di un’acciuga cantabrica di Lucio Di Cicco, il cui protagonista è Giovanni, un marinaio dal passato turbolento che racconta la sua vita al boia prima dell’esecuzione. Tra furti, avventure amorose e luoghi più o meno esotici come il Bosforo e la Patagonia, questo romanzo offre una panoramica intrigante della vita marinaresca. L’autore dipinge un ritratto ricco di dettagli ed emozioni, trasportando i lettori in un viaggio senza tempo attraverso i mari del mondo.

AGATA DEL VENTO

Agata del vento di Francesca Maccani, invece, ci porta nell’isola selvaggia di Lipari, dove la giovane Agata scopre di possedere poteri straordinari derivanti dal legame con Eolo. Questo romanzo avvincente mescola magia e tradizioni delle Eolie e ci conduce in un mondo incantato, intrecciando mito e realtà in un viaggio indimenticabile. Un altro piccolo gioiello che non può mancare tra le vostre letture estive.

SEA PARADISE

Proseguiamo con l’opera di Eleonora Lombardo Sea Paradise, ambientata sull’omonima nave da crociera, dove due amiche settantenni, Elvira e Amanda, intraprendono un viaggio che sarà forse l’ultimo della loro vita. Tra lussi e misteri, questo romanzo ci regala squarci di vita di bordo, affrontando temi universali come l’amicizia e il desiderio di libertà oltre l’età.

STORIE FANTASTICHE DI ISOLE VERE

Un altro titolo che vi proponiamo per le vostre letture estive è Storie fantastiche di isole vere di Ernesto Franco, che ci invita a esplorare il mondo delle isole attraverso gli occhi di un marinaio narratore, il Pilota. Questo libro curioso ci trasporta in un viaggio tra luoghi suggestivi e storie coinvolgenti, mescolando realtà e fantasia in un mix irresistibile. Le isole custodiscono segreti, non si svelano facilmente e per interpretarle serviva proprio un libro come questo.

BLU. APPUNTI DI VIAGGIO TRA LE ISOLE CICLADI E IL DODECANESO

L’ultimo suggerimento che vogliamo darvi è Blu di Giulio Stagni, dedicato in particolare agli appassionati di nautica. Un gruppo di amici viaggia sospinto dal vento a bordo di una barca a vela; dai loro diari di bordo nasce questo itinerario tra gli angoli più inesplorati delle Cicladi e del Dodecaneso. Un libro di istantanee che vuole essere un invito al viaggio e all’avventura.

Cari lettori, certamente queste non sono le uniche letture estive che potete trovare alla Libreria del Mare! Vi invitiamo a venirci a trovare per scoprire tutte le altre!

Nel frattempo, se volete dare un’occhiata a Vita avventurosa di un’acciuga cantabrica, cliccate qui.

Per saperne di più su Agata del vento, trovate tutte le info qui.

Se vi ha incuriosito, invece, Sea Paradise, potete approfondire qui.

Per Storie fantastiche di isole vere, basta cliccare qui.

Se volete saperne di più su Blu, cliccate qui.

Bernard Moitessier e la sua lunga rotta

Bernard Moitessier

Cari lettori, oggi vogliamo parlarvi di uno degli autori più affascinanti del mondo nautico: Bernard Moitessier. Navigatore e scrittore, Moitessier ha dedicato la sua vita al mare, lasciandoci in eredità alcune opere ricche di avventure straordinarie e riflessioni profonde. Rappresenta un modello per intere generazioni di velisti e oggi lo scopriamo insieme.

PRIMA DEL MARE

Nato nel 1925 in Vietnam, Bernard Moitessier ha sviluppato sin da giovane una passione inestinguibile per il mare, dando non poche preoccupazioni ai suoi genitori. La sua vita è stata caratterizzata da una serie di viaggi epici e da una visione del mondo profondamente influenzata dal contatto con la natura. Moitessier non era solo un marinaio, ma anche un filosofo del mare, capace di esprimere nei suoi scritti una saggezza che andava oltre la semplice cronaca di viaggio.

IN MARE

Tuttavia non è stato così fin dal principio. Inizialmente i suoi diari di bordo non erano altro che mera restituzione dei fatti, finché Bernard Moitessier si appassionò alla lettura di Baudelaire, Moravia, Antoine de Saint-Exupéry. Fu allora che decise di approfondire le sue emozioni e i suoi tormenti, dando vita al suo primo vero e proprio libro: Un vagabondo dei mari del sud. In quest’opera emerge prepotente il suo amore per il mare, la natura e la libertà. Nonostante questo desiderio di indipendenza, nel 1961 sposò Françoise de Cazalet, che fu la sua compagna di viaggio in un’impresa nautica strabiliante: insieme, Bernand e Françoise navigarono da Tahiti ad Alicante via Capo Horn, per un totale di 14.000 miglia senza scalo. Approdarono ad Alicante dopo 126 giorni di navigazione ininterrotta e il loro viaggio è il cuore di un altro libro: Capo Horn alla vela.

LA LUNGA ROTTA

La sua impresa più celebre resta comunque la partecipazione alla prima Golden Globe Race, la prima regata a vela in solitaria intorno al mondo senza scalo. Nonostante fosse in testa, Moitessier decise di non tornare in Inghilterra e di proseguire il suo viaggio verso Tahiti. Con la frase perché sono felice in mare e anche per salvare la mia anima, scelse la libertà e il contatto con la natura, rifiutando la gloria. Questa decisione è narrata con una scrittura intensa e poetica ne La lunga rotta, il suo capolavoro, pubblicato nel 1971. Non pago di questa impresa, Bernard Moitessier continuò a navigare per tutta la vita, fermandosi solo a causa di un tumore che lo strappò al mare e alla vita nel 1994. Il suo ultimo libro, Tamata e l’alleanza, costituisce il suo testamento letterario.

MOITESSIER IN LIBRERIA

Se anche a voi le avventure di Moitessier fanno tremare il cuore e la pancia, sappiate che sono tutte disponibili alla Libreria del Mare (tranne Tamata e l’alleanza, che al momento non viene pubblicato in italiano da nessuna casa editrice). Bernard Moitessier non fu un semplice scrittore; fu e rimane un’icona per chi cerca l’avventura e una vita autentica. Le sue opere, ricche di esperienze e riflessioni, sono una lettura imprescindibile per chiunque ami il mare e desideri comprendere la profondità dell’animo umano.

Per sbirciare Un vagabondo dei mari del Sud, cliccate qui.

Se volete dare un’occhiata, invece, a Capo Horn alla vela, basta cliccare qui.

Per La lunga rotta, infine, cliccate qui.

Hans Staden, prigioniero tra i cannibali?

Hans Staden

Cari lettori, oggi ci avventureremo con voi in un mondo spaventoso, popolato da cannibali. Oppure no? Seguiamo Hans Staden in Brasile e scopriamo insieme a lui come vive la tribù dei Tupi.

IL MARINAIO STADEN

Hans Staden era un marinaio e mercenario tedesco del XVI Secolo, noto per essere stato catturato da una tribù di cannibali in Brasile nel 1554 durante il suo secondo viaggio per le Americhe. Come molti altri navigatori dell’epoca, anche Staden era attratto dal miraggio del Nuovo Mondo, ma non ebbe la stessa fortuna di altri.

LA PRIGIONIA

Ciò che accadde durante la sua prigionia è giunto a noi come racconto, poiché Hans venne risparmiato e scrisse un memoriale nel 1557. Inutile dire che il suo libro La mia prigionia fra i cannibali destò grandissima curiosità in Europa, soprattutto perché il suo resoconto era molto dettagliato e avvincente. Nel libro Staden descrive le usanze, le credenze e lo stile di vita della tribù Tupinambà, offrendo ai lettori un’affascinante finestra sul mondo delle popolazioni indigene del Brasile nel XVI Secolo.

IL CANNIBALISMO

In Warhaftige Historia und beschreibung eyner Landtschafft der Wilden Nacketen, Grimmigen Menschfresser-Leuthen in der Newenwelt America gelegen (il titolo originale del libro!) Hans Staden ci fornisce descrizioni molto puntuali della vita e dei costumi dei Tupi, corredate da xilografie da lui supervisionate. Com’era prevedibile, l’aspetto del libro che suscitò maggior (morbosa) curiosità fu il cannibalismo. Staden sosteneva che i Tupi fossero cannibali e disse di aver assistito lui stesso all’uccisione, preparazione e consumazione dei prigionieri di guerra. Sulla veridicità di questa sua testimonianza si sono interrogati diversi studiosi e, anche se restano dei dubbi, la maggioranza concorda sul definire La mia prigionia fra i cannibali una fonte credibile.

NESSUNO SPAZIO AI PREGIUDIZI

Ciò che colpisce maggiormente nel testo di Hans Staden è certamente l’occhio privo di pregiudizi con cui indaga la cultura delle popolazioni indigene. L’obiettivo di Staden non è solo quello di esplorare nuovi mondi, ma anche di comprenderne le culture.  La sua storia ci ricorda l’importanza della tolleranza, della comprensione e della curiosità. In qualche modo, Hans Staden ha anticipato le regole della moderna antropologia.

STADEN IN LIBRERIA

Se la sua storia vi affascina e volete scoprirne di più, vi invitiamo a curiosare tra i nostri scaffali. La mia prigionia fra i cannibali di Hans Staden è infatti disponibile alla Libreria del Mare e potete dargli un’occhiata qui.