Cari lettori, oggi vi presentiamo una novità arrivata da poco in libreria: il libro di Stefano Favarelli intitolato Verso Capo Horn. Partiamo insieme alla sua scoperta!
UN CARNET DI VIAGGIO TRA PAROLE E DISEGNI
Verso Capo Horn è un vero e proprio carnet de voyage artistico e letterario, un diario di bordo visivo e narrativo creato da Stefano Faravelli. Dopo oltre trent’anni vissuti tra Oriente e Occidente, l’artista, illustratore e viaggiatore torinese riprende la sua Via del Taccuino con un’avventura estrema: doppiare Capo Horn, il punto più meridionale della Terra del Fuoco. La sua nave, l’Adriatica, parte da Ushuaia, ma una furiosa tempesta lo costringe ad attraccare sull’Isla Navarino, nel Canale di Beagle, trasformando il viaggio in una disavventura.
UNO SGUARDO TRA MICROSCOPIO E TELESCOPIO
In cerca dell’immensità dell’oceano, del vento e dei cieli estremi, Faravelli si fa sorprendere dalle piccole cose: una conchiglia, una piuma, le venature di un riccio marino. Questi dettagli, catturati con lo sguardo del naturalista, diventano poi pagine illustrate, annotazioni e acquerelli che si affiancano alle parole. Ne emerge una sorta di mappa mentale, dove il visibile e l’invisibile si sovrappongono, raccontando una Patagonia viva e complessa che si apre tra leggende, rotte di esploratori, creature marine e fauna locale.
L’AUTORE
Stefano Faravelli nasce a Torino e si forma all’Accademia Albertina. Laureato in Filosofia morale, è esperto in lingua araba e ha visitato decine di paesi. Dai suoi numerosi carnet sono derivati riconoscimenti importanti e mostre internazionali, tra cui la Biennale di Venezia nel 2011.Verso Capo Horn, pubblicato da Adelphi, è la sua prima collaborazione con la casa editrice milanese ed è stata accolta dall’editoria come un’opera memorabile e autentica.
UN’OPERA COMPLETA
Il libro è un mix originale: reportage di viaggio, diario personale, atlante zoologico e botanico… Ma non solo! E’ anche una raccolta di materiali di viaggio (francobolli, carte nautiche, biglietti), robusto nelle note e poetico nelle immagini.Le pagine rivelano anche momenti di fatica – il freddo che intorpidisce le dita, l’umidità costante, la difficoltà di dipingere sotto la pioggia – ma anche frammenti poetici, come l’incontro con Cristina, l’ultima parlante yaghan, o la presenza silenziosa delle balene.
Verso Capo Horn è un viaggio che sa di mare, vento gelido e stupore, ma anche di dettagli nascosti, incontri umani e cura artigianale. Un libro che va sfogliato con lentezza, lasciandosi avvolgere dal fascino dell’atlante emotivo della Patagonia. Ideale per chi ama il mare, la natura, l’arte e il racconto profondo.
Se volete dare un’occhiata al libro di Faravelli, potete cliccare qui.
Cari lettori, per la nostra consueta rubrica sui classici della letteratura marinaresca, oggi vi parleremo di un autore straordinario, il cui amore per il mare e le avventure nautiche si riflette in ogni riga delle sue opere: Georges Simenon. Sebbene sia universalmente conosciuto come il creatore del celebre Commissario Maigret, Simenon ha esplorato molti altri generi letterari, tra cui la narrativa di mare. Ma procediamo con ordine…
LA VITA
Nato a Liegi, in Belgio, il 13 febbraio 1903, Georges Simenon mostrò fin da giovane una vivace immaginazione e un precoce talento per la scrittura. Fu un grande estimatore di Dickens e Conrad e all’età di sedici anni iniziò a lavorare come giornalista, un’esperienza che affinò il suo occhio per i dettagli e la sua capacità di osservare l’umanità in tutte le sue sfaccettature. Nel corso della sua – spesso dissoluta – vita, Simenon scrisse oltre 400 romanzi e numerosi racconti, diventando uno degli autori più prolifici e letti del XX Secolo.
I REPORTAGE
Il suo lavoro di giornalista e la sua inclinazione a viaggiare portarono Simenon a sviluppare una profonda passione per il mare, figlia del desiderio di avventura e di libertà, del bisogno di esplorare l’ignoto e di sfuggire ai confini della vita quotidiana. Con la scusa di realizzare dei reportage viaggiava spesso, contattando lui stesso gli amici caporedattori e chiedendo se fossero interessati a suoi articoli sul tema. Nei suoi reportage di viaggio, però, il giornalista lascia spesso spazio al romanziere, che emerge con prepotenza in tutta la sua bravura.
ROMANZIERE O GIORNALISTA?
Georges Simenon è conosciuto per il suo stile di scrittura chiaro e conciso, capace di trasmettere emozioni profonde con poche parole. La sua capacità di delineare personaggi complessi e situazioni intricate con apparente semplicità è uno dei suoi tratti distintivi. Nei suoi racconti di mare, questa abilità si traduce in una rappresentazione autentica e toccante della vita di bordo e delle avventure umane. Il suo approccio realistico e la sua attenzione ai dettagli rendono ogni storia avvincente e coinvolgente.
DUE LIBRI DI MARE
Qui alla Libreria del Mare abbiamo selezionato due testi di Simenon ascrivibili alla categoria Classici della letteratura marinaresca: A margine dei meridiani e Il Mediterraneo in barca. Nel primo, Simenon racconta le storie di uomini e donne che vivono ai margini della società, spesso in contesti marittimi. Simenon ha la capacità di trasportare il lettore direttamente nella scena, facendogli sentire il vento salmastro sul viso e il rollio della nave sotto i piedi. Le sue descrizioni del mare e dei suoi abitanti sono vivide e piene di vita. Il secondo, invece, è un’opera che incarna perfettamente lo spirito avventuroso di Simenon. In questo libro l’autore racconta il suo viaggio attraverso il Mediterraneo a bordo di una goletta. Le pagine sono intrise di dettagli affascinanti sulla navigazione e sulla vita di bordo, ma anche di riflessioni personali sul mare e sul viaggio come metafora della vita. Il Mediterraneo diventa un personaggio a sé stante, un compagno di viaggio che affascina e ispira l’autore.
Georges Simenon è stato un maestro nel catturare l’essenza del mare e delle sue storie. Se non li avete ancora letti, non potete perdervi questi capolavori che vi faranno navigare con la mente e il cuore tra le onde e i venti del grande blu. Buona lettura e buon vento!
Se volete dare un’occhiata a Il Mediterraneo in barca, cliccate qui.
Per sbirciare A margine dei meridiani, invece, potete cliccare qui.