In questo affascinante e nuovissimo saggio, Tom Shippey (già erede della cattedra di J.R.R. Tolkien all’Università di Leeds) racconta la vita e la morte di eroi ed eroine del mondo vichingo, esplora il loro modo di pensare e si sofferma in particolare sul fascino che scene di morte eroica esercitavano su di loro.
Questo titolo esamina la psicologia vichinga, contrapponendo la prova costituita dalle saghe alle testimonianze fornite dalle loro vittime. Il libro offre il resoconto di molte scene pervase di grande spavalderia presenti nella letteratura norrena, inclusa la caduta del casato degli Skjoldung, lo scontro fra le due drakkar, la Ironbeard e la Long Serpent.
Uno dei libri più interessanti ed entusiasmanti sui Vichinghi scritti da una generazione a questa parte, che li presenta non come pacifici esploratori e mercanti, ma per quei guerrieri e razziatori sanguinari che erano. Shippey mette in luce tutti gli elementi di fascino di questo popolo guerriero, abbinando elementi scientifici (che attingono alle ultime scoperte archeologiche) e immaginario pop contemporaneo, da Vikings (la serie tv, più volte citata nel libro) fino al lavoro di Neil Gaiman e Peter Jackson.
Prefazione di Wu Ming 4.
Edizione: 2021