“Typee. Un’avventura nelle isole Marchesi”, tra autobiografia e romanzo, racconta la storia di Tom, il narratore, che diserta dalla baleniera Dolly, su cui si trovava imbarcato da sei mesi assieme all’amico Toby, durante una fermata intermedia nella baia di Nuku Hiva nell’Arcipelago delle Isole Marchesi nell’Oceano Pacifico; i due cercano rifugio nell’entroterra tra gli isolani locali appartenenti a un ceppo etnico denominato Typee. Inizialmente, vengono accolti con molta gentilezza e ospitati da una famiglia locale, ma ben presto si ritrovano in pratica prigionieri.
Con questo romanzo Melville affronta il tema della naturalezza dei selvaggi in opposizione alla brama degli occidentali, manifestando la sua simpatia verso quelli che definisce “felici nativi” e criticando, invece, l’opera di civilizzazione dei missionari.