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toponimi costieri italiani nella cartografia dell’istituto idrografico della marina

60,00

Autore: presciuttini p.

Editore: grafiche amadeo imperia

ISBN: 9788889104408

Da procurare su richiesta

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COD: 9788889104408 Categoria:

Descrizione

L’opera propone, nelle sue 400 pagine, una rassegna delle carte rappresentative del patrimonio cartografico dell’Istituto Idrografico della Marina, organo cartografico di Stato ed ente della Marina Militare. Come è noto l’Istituto Idrografico fu fondato nel dicembre 1872, ma, già immediatamente dopo l’Unità d’Italia, si poneva il problema della cartografia nautica delle acque italiane, alla quale avevano sin da allora provveduto le autorità cartografiche degli Stati Preunitari, della Francia e della Gran Bretagna, con una produzione quindi cospicua ma inevitabilmente eterogenea e pertanto inidonea alle esigenze dello Stato Unitario. Nel 1865 il Ministro della Marina, Luigi Federico Menabrea, espose al Senato una relazione che rappresentava l’esigenza impellente di un “servizio nautico” preposto all’effettuazione di rilievi idrografici, alla produzione di carte e pubblicazioni, alla ricerca oceanografica. Nella presentazione del Contrammiraglio Giuseppe Angrisano si legge: “Quest’opera può ben considerarsi una manifestazione di affetto verso quelli che fin da tempi antichi hanno lavorato per fornire l’elemento essenziale alla navigazione: la carta nautica. Questa è il risultato di una raccolta di informazioni provenienti da varie fonti che devono essere vagliate con la massima cura e precisione perché l’informazione che appare sulla sua superficie sia di conforto e di guida a chi deve pilotare una nave. Il tema dei toponimi, scelto per parlarne, offre svariati punti di interesse. L’Autrice ha concentrato la sua ricerca su un significativo numero di toponimi costieri della penisola e delle isole italiane. Molti sono di derivazione greca e affondano le proprie radici addirittura nella mitologia. Lo stesso vocabolo “toponomastica” ha origini greche derivando, infatti, da topos “luogo” e onoma “nome”(…)”.

Edizione: 2008