Mare d’inverno come distesa dell’anima e mare d’estate come rito sociale delle vacanze. Cambiano i colori, la forma, l’aspetto, cambia la percezione del tempo stesso. Rigamonti mostra gli stessi luoghi, all’apparenza così diversi. La carezza del tempo sul mondo diventa il vero protagonista, la luce lo strumento e l’orizzonte quel punto estremo, affascinante dove gli opposti s’incontrano.
Dalle parole dell’autore: “Per anni ho visto la Costa Azzurra solo d’inverno e l’ho fotografata così, deserta, senza persone, ma con quelle nuvole e quelle evanescenti tonalità pastello che caratterizzano questo litorale. Poi un anno, solo un anno, ho deciso di tornare anche d’estate. I luoghi sono gli stessi, ma la loro anima è cambiata, il tempo e l’uomo con i suoi interventi e con la sua presenza li hanno mutati, forse violati per sempre nella mia memoria”.