Lasciando i pontili di Port-Olona, Yann Eliès non aveva idea di quello che sarebbe stato il suo primo Vendée Globe. Senza saperlo, sfuggendo di poco alla morte, stava andando incontro a se stesso…Dopo l’incidente in cui si rompe la gamba e mentre si ripara all’interno della barca in attesa dei soccorsi, ripercorrerà la sua vita, l’infanzia felice a Saint-Brieuc e i suoi esordi di marinaio, l’epopea di suo padre, il dramma di suo fratello, le prime regate d’altura e i primi giri del mondo a vela. Poi, finalmente, questa barca per il Vendée Globe. Questa grande barca a vela tanto sognata, a bordo della quale però un 18 dicembre, nel bel mezzo dell’Oceano Indiano, sfiorerà la morte e poi soffrirà le pene dell’inferno per quarantotto ore, prima di venir trasferito a bordo di una fregata della marina australiana. L’estrema durezza degli elementi durante il Vendée Globe 2008-2009 farà sì che, delle trenta barche in gara, solo undici portino a termine la regata. Nel corso di una serie di avarie e di abbandoni, il grande pubblico e i media rimarranno con il fiato sospeso, rivivendo l’incredibile avventura di Yann Eliès.