relazioni di viaggio e lettere di cristoforo colombo (1493-1506)
Autore: aa.vv.
Editore: bompiani
ISBN: LDM1656944669
Esaurito
Descrizione
Raro esemplare della prima edizione di Valentino Bompiani & C. del 1941 (Anno XIX dell’era fascista) in ottimo stato di conservazione, collana “Grandi ritorni” (Romanzi, autobiografie, memorie, mamoriali e documenti). In-8, legatura editoriale telata grigia (con tracce di fioritura al taglio superiore e al piatto posteriore) con incisioni arancio al piatto anteriore e al dorso; sovraccoperta in carta (visibilmente scolorita e logora ai tagli) illustrata in nero con alette (con lievi tracce di nastro adesivo); 376 pp., con annotazioni a matita ed ex libris di Emilio Delfino al risguardo anteriore, frontespizio illustrato e stampato in nero e in rosso; con cartolina promozionale coeva, alcune illustrazioni in nero nel testo e alcune tavole in nero fuori testo.
A cura di Rinaldo Caddeo.
Introduzione di Rinaldo Caddeo.
Dall’aletta anteriore: A quel mirabile documento che è il Giornale di bordo, da noi pubblicato l’anno scorso, facciamo seguire questo libro che contiene: 1. le relazioni di Colombo sui tre successivi viaggi da lui compiuti che condussero alla scoperta di Cuba e Giamaica, delle piccole Antille, della zona del Panama; 2. le relazioni sincrone di altri autori; 3. le lettere di Colombo sui suoi viaggi e sulle sue disavventure private, e i suoi due testamenti.
Se colla prima parte del Giornale che narra la scoperta del primo Mondo la figura del Navigatore campeggia in tutta la sua grandezza imponendosi agli uomini, agli elementi e quasi diremmo al destino, nelle parti che si riferiscono agli altri viaggi, nelle lettere e nelle relazioni sincrone di altri autori si rivela un nuovo impressionante aspetto dell’Eroe, la sua dolorosa, angosciata e tormentata umanità. Quanta incomprensione intorno a lui, di sovrani, di magnati, di prelati, di marinai! Quando invidia per gli onori ed i vantaggi concessigli, per la qualità di straniero, per l’alta coscienza del dovere che lo fa inflessibile verso gli altri come verso se stesso! Le evidenti reazioni alle quali, suo malgrado, è indotto dalla enormità delle offese di cui è vittima, i gridi incontenibili dell’anima esulcerata, la tortura delle carni distrutte dalla fatica e dalla dedizione completa al dovere assunto, si manifestano in Colombo con tale comunicativa evidenza da darci brividi di sofferenza quasi fisica.
Queste pagine che possono ben dirsi ignorate dal pubblico perchè o non mai tradotte in italiano o confinate inopere riservate agli eruditi, e che perciò debbono essere considerate come nuove, costituiranno, ne siamo certi, una vera rivelazione: rivelazione di uno spirito eccelso e nobilissimo al quale non tanto il compimento di uno dei più importanti fatti che la storia conosca quanto la sopportazione di un ineffabile dolore conferisce un motivo di autentica e luminosa grandezza.