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quando napoli andava a vela

15,00

Sottotitolo: racconti di mare e di un tempo che fu

Autore: franco c. rastrelli p.

Editore: pironti tullio

ISBN: 9788879377515

Da procurare su richiesta

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Descrizione

Dalla premessa di Carlo Franco: “Per definizione Napoli è una delle tre capitali della vela agonistica italiana. Le altre due sono Genova e Trieste. Questo dato, che si ottiene sommando le medaglie e i trofei conquistati con le capacità organizzative e strategiche dimostrate nel corso dei decenni, viene accettato senza discutere. Anche dalle città che restano ai piedi del podio. Il mondo della vela, pur tanto variegato e mai in pace con se stesso, rispetta, insomma, il patto non scritto che scandisce il tempo e le vocazioni di ognuna delle tre capitali; e così, Genova è la città degli armatori, Napoli è la culla dei timonieri e Trieste è la roccaforte dei marinai. Le differenze, se si scende nel dettaglio, sono minime, ma rispecchiano i caratteri delle persone e le etnie dei luoghi.
Questo scenario ha subito modificazioni solo per effetto di eventi straordinari; pochi, per la verità, ma tutti oltremodo significativi. Il più rilevante è all’origine di questo libro.
Il cortocircuito avviene quando un guardiamarina di Lussinpiccolo, Agostino Straulino (uno degli eroi della pattuglia di ardimentosi che violarono Gibilterra) viene assegnato alla base navale di Napoli e resta immediatamente folgorato dalla qualità e dall’umanità dei marinai di Santa Lucia con cui divide il sonno e la fatica degli allenamenti, finendo col diventare uno dei più forti timonieri di ogni tempo. A quel punto la storia della vela si fa leggenda. Impastata di sudore e passione popolare, non più solo passerella per vip e luccichio di mondanità. Nord e Sud che si uniscono all’ombra di una vela, cullati dal mare del Golfo più bello del mondo. Non si può chiedere di più al caso, e infatti il sodalizio è durato nel tempo e ancora oggi è una delle pietre miliari della storia della vela sportiva.

Napoli aveva le carte in regola per diventare la Newport d’Europa, vale a dire una grande “città della vela”, portatrice di un grande progetto sportivo, sociale e occupazionale, ma l’obiettivo non è stato centrato. Ora è finita nelle retrovie della storia e mostra di voler rinunciare a un primato che era, ed è ancora, alla sua portata.Il tempo della resa, però, non è ancora giunto, e Napoli potrebbe di nuovo stupire il mondo: ne sono convinti anche a Genova e a Trieste. Gli amici-nemici di sempre”.

Quando Napoli andava a vela ripercorre le tappe di questa storia e si fa metafora di una città perennemente in bilico tra bene e male, ma ancora capace di sorprendere per la sua creatività.

Edizione: 2017