Andare in barca in laguna, vogare nei ghebi, nei canali delle isole, nel canali di Venezia si sostanzia nell’immagine del remo che entra in acqua, della pala che scorre sulla superficie e poi ne esce creando un piccolo vortice, il bovolo.
Sono da sempre gli stessi movimenti, sincronismo e agilità che si esprimono in poche, semplici mosse ripetute da generazioni di vogatori, ripetute così tanto spesso che anche i pesci, guardando in alto verso la superficie, saprebbero certamente riconoscere la tecnica di voga alla veneta.