A Procida l’orizzonte mare non è delimitato dalla linea del tramonto. Va ben oltre, nei tempi e negli spazi. Un’isola di quattro chilometri quadrati, con una delle più alte densitànel Mediterraneo, racchiude una proiezione marittima allo stesso tempo tipica e del tutto originale. Prochyta entra nella storia del Mediterraneo già in epoca micenea, e con le vicine Ischia e Capri partecipa a fare dell’area flegrea il suo centro propulsore fin sotto al dominio romano. Ma è nell’epoca moderna che Procida conoscerà una crescita esponenziale dei suoi molteplici orizzonti marittimi, da quello della pesca, a quelli del commercio, della cantieristica, dell’istruzione marinara, fino a quello della navigazione intercontinentale negli ultimi due secoli. Questa storia è qui riassunta in un percorso che il lettore potrà compiere attraverso la lettura dei capitoli di questo libro o a piedi, incontrando la toponomastica e i luoghi sull’isola che ne portano ancora le tracce e ne ricordano lo splendore.