Cecilia, dopo tanti anni di alpinismo, ci racconta di una crisi e della sua svolta, quando abbandona le più alte cime dell’Himalaya per la vastità del mare. Descrive la passione che l’ha spinta a navigare nel Mediterraneo con un Mumm 36, una famosa barca da regata che attrezza per la navigazione d’altura, nonostante i pareri contrari degli esperti. Ha già una lunga esperienza sul 470, deriva di classe olimpica, ma quello che ancora non sa sulla navigazione lo impara sul Mumm 36. Coraggio, volontà e determinazione sono i valori necessari per un’impresa simile che assume un significato simbolico, come la metafora di un viaggio verso grandi spazi di libertà. Tra le righe ricorre spesso una parola che aiuta a capire una donna così particolare: la solitudine, quella che appare una condizione fondamentale, un prezzo necessario per essere se stessi.