la zattera
Autore: ambrogio fogar
Editore: rizzoli (mondadori libri)
ISBN: LDM1550751675
Esaurito
Descrizione
Raro esemplare della settima edizione di Rizzoli del 1979 in perfetto stato di conservazione. In-8, legatura editoriale telata marrone con incisioni marrone scuro al dorso; sovraccoperta in carta illustrata a colori con alette; 184 pp., con numerose illustrazioni in nero nel testo e fuori testo.
Dall’aletta anteriore: Leggendo La zattera di Fogar – agghiacciante cronaca di settantaquattro giorni alla deriva su una zattera – viene subito in mente un appunto di Conrad nei Taccuini che potrebbe cesellare, come un’epigrafe, questo libro. Scriveva Conrad: …il mare ti lusinga e ti mortifica, ti alimenta e ti mangia, ti dà e ti toglie: e tutto, sempre, nello stesso istante. E’ la tua ombra a scendere a terra, ma il tuo corpo continua a lambire le onde.
L’annotazione di Conrad potrebbe passare nella bocca di Fogar per zittire, una volta per tutte, i giudizi superficiali di una certa stampa malevola; ma anche per placare, se così si può dire, il dolore e lo strazio che continuano a lacerare l’animo di Fogar per la perdita di un amico come Mauro Mancini. Il mare ti dà e ti toglie… Questo, adesso, Fogar lo sa e forse lo ha sempre inconsciamente temuto. Lo ha imparato sulla propria pelle in quei lunghi, interminabili, settantaquattro giorni trascorsi in mare dopo l’affondamento del Surprise, a tu per tu con la lotta per la sopravvivenza. Lo ha patito più tardi quando, raccolto dalla nave greca Master Stefanos insieme a Mancini, ha vegliato la morte beffarda, maligna dell’amico. Lo ha sofferto fino in fondo ritornando sulla terra in un calvario di denunce, supposizioni e pettegolezzi che alcuni giornalisti gli hanno inflitto di ora in ora, di giorno in giorno. Il mare ti alimenta e ti mangia… Questo adesso Fogar lo sa, ma sa qualcosa di più. Che gli uomini possono essere nemici peggiori del mare. Più subdoli, più sleali. Orche della parola e del giudizio.
Così La zattera – che sarebbe pretestuoso e limitativo relegare nel genere reportage – non è soltanto l’autobiografia di un naufrago o la radiografia di una tragica avventura, ma anche e soprattutto il documento della forza morale di due uomini alla deriva e della loro rettitudine. Nonché la storia un’amicizia, rapida e profonda come una stretta di mano fra uomini veri, e di una grande passione, stupefacente, dolorosa: l’amore per il mare che lusinga e mortifica.
Lettura emozionante e commovente – a tratti la registrazione di eventi si fa quasi opera letteraria – La zattera racconta la verità e spazza via qualsiasi illazione, restituendo Fogar alla sua giusta misura. Anche se, non dimentichiamolo, è soltanto l’ombra di Ambrogio che vaga sulla terra, mentre il suo corpo continua a lambire le onde del mare.