Anita Conti fa parte di quella ristretta schiera di donne che, precorrendo i tempi, si dedicarono a un lavoro duro e pericoloso, a un mestiere da “uomini”. Nei primi anni Cinquanta, la Dama del Mare si imbarca sul Bois-Rosé, una nave da merluzzo, per una campagna di pesca che durerà sei mesi, tra il Labrador e la Groenlandia. I suoi appunti di viaggio sono diventati questo libro, che narra il mestiere della pesca: il mare smette di essere solamente fascino e diventa la vita stessa, il proprio sostentamento.