Le intuizioni e il genio di Robert Clark, giovane progettista inglese, a partire dal 1935 hanno aperto la strada alla vela moderna. Nascono dalla sua penna molte fra le barche più belle, veloci e famose, come il Favona, vincitore della Fastnet 1953, il Gipsy Moth III di Francis Chichester, l’Ortac, con il suo armo futurista, il British Steel con cui Chay Blyth compirà il suo “viaggio impossibile” intorno al mondo controvento e controcorrente. Ma l’opera di Clark rende soprattutto possibile che un hobby per pochi ricchi diventi, nel giro di qualche decennio, un fenomeno “popolare”. Non più soltanto armatori facoltosi ed equipaggi mercenari, impegnati in complicate manovre su velieri obsoleti, il mondo della vela diventa accessibile ad appassionati, atleti, famiglie e navigatori solitari. “L’equipaggio invisibile” racconta per la prima volta la storia personale e professionale di Robert Clark attraverso un’inedita documentazione e un ricchissimo apparato di fotografie e illustrazioni, frutto di approfondite ricerche nei principali archivi navali inglesi. Un viaggio che attraversa ottant’anni di storia della vela.