Robert Louis Stevenson pubblicò Island P21 Night’s Entertainments nel Marzo 1893, meno di due anni prima della morte. In questa raccolta – come in altre opere scritte nel Pacifico durante gli ultimi anni della sua vita, e che ebbero una notevole influenza sul primo Conrad, specialmente in Heart of Darkness, e su George Orwell (si pensi a Burmese Days) – Stevenson svela l’inganno della favola che vuole i bianchi portatori di civiltà negli angoli più remoti del pianeta, il rovescio della medaglia dell’enfasi imperiale, dell’Inghilterra che “conquista il mondo con la Bibbia e col vapore”.
L’epica dell’impero, che compare nelle pagine di altri autori inglesi dell’epoca, è sconosciuta a Stevenson. L’autore non idealizza i Mari del Sud e i suoi abitanti. Guarda con occhio incantato la natura esuberante di colori, di frutti e di profumi, ma negli isolani vede gli stessi difetti dei bianchi: la cupidigia, la crudeltà, la slealtà, conservando tuttavia un profondo rispetto verso di loro, verso la cultura e il modo di vivere che rappresentano.
Il volume è corredato di alcune foto d’epoca di Stevenson nei Mari del Sud e di un’ampia introduzione biografico-critica di Aldo Magagnino.
Edizione: 2021