Dalla presentazione di Alessandra Santin: “Qui sta la chiave di lettura di questo fotolibro subacqueo, il cui scopo non è conoscitivo (per quanto riguarda i contenuti geologici e biologici), ma poetico e artistico: ogni scatto è dettato dal piacere di conservare e trasmettere la propria esperienza umana attraverso gli incontri che l’artista fa casualmente, quando si immerge e vive la vicinanza degli essere che popolano i fondali, distanti dalle luci naturali che colorano i mondi che ci sono più familiari. Dietro ad ogni suo scatto, infatti, si cela sempre una luce sapiente che valorizza presenze e assenze, forme, colori, profondità, vicinanze e misteri del buio silente. E’, infatti, la composizione il tratto più saliente della sua ricerca: equilibri e masse si alternano offrendo allo sguardo scenografie di luoghi incantati, in cui resta possibile addentrarsi e anche restare, senza mai perdere l’attenzione necessaria ad una lettura sensibile ad ogni elemento presente.”