Dal XVII al XIX Secolo le flotte e i territori degli stati cristiani che si affacciavano sul Mediterraneo furono oggetto di una feroce e continua guerra corsara condotta da navi turche e barbaresche.
Dal momento che pirateria e guerra di corsa erano strettamente legate alla politica di potenza dell’Impero Ottomano e al bisogno di denaro delle reggenze di Tripoli e Algeri, per contenere le mire espansionistiche dei sultani si faranno avanti i coraggiosi “capitani da mar” della Serenissima, ma anche le flotte di Malta, del Papa, dei Cavalieri di Santo Stefano e le Marine dei Regni di Napoli e di Sardegna.