Dalle parole dell’autore: Vorrei dedicare questo libro agli anziani pescatori della mia città che per strada, sui moli, alla villa, nelle loro case silenziose, su una panchina di fronte a un tramonto o al bar o alla confraternita di S. Andrea mi hanno regalato un po’ del loro tempo, un po’ di se stessi, un canto, una lacrima, una storia, la necessità del ricordare le loro storie e la paura di essere dimenticati come onde che si perdono a mare aperto o si infrangono sugli scogli…
La vita non è stata gentile con loro e tutt’ora non lo è.
Questo libro vuole essere una carezza, un abbraccio alla loro fatica, alla loro infanzia, alla loro vita, ai sorrisi sdentati con cui mi hanno accolto.