Pubblicato per la prima volta nel 1909, “I pirati fantasma” è considerato l’ultimo capitolo di una trilogia di cui fanno parte anche “Naufragio nell’ignoto” e “La casa sull’abisso”. Citando Howard Phillips Lovecraft, questo romanzo “è un potente resoconto dell’ultimo viaggio di una nave sventurata e infestata da terribili creature marine (di aspetto quasi umano, forse spiriti di bucanieri del passato) che la perseguitano e infine la trascinano nel baratro dell’ignoto. Con la sua padronanza di nozioni marinaresche e la sua intelligente selezione di allusioni ed eventi evocativi di orrori latenti in natura, questo libro raggiunge picchi di potenza invidiabili.” Una ghost story fuori dagli schemi, quindi, che si svolge in un microcosmo: un trealberi maledetto capace di aprire porte su altri mondi… e l’abisso oceanico è l’universo alieno per eccellenza, in cui può essere fagocitato il già fragile raziocinio dei marinai dell’Ottocento. L’autore, con il suo immaginario suggestivo, ancora una volta crea abilmente un’atmosfera di suspense che coinvolge il lettore in un romanzo appassionante, diventato un classico della letteratura fantastica di mare.