Il mare non è mai calmo. Non lo è mai stato. Da secoli, dietro la linea blu dell’orizzonte, si combattono guerre per la conquista delle vie marittime, per lo sfruttamento delle risorse marine, per i traffici di merci e di uomini. Dal concetto di guerra sui mari alla definizione degli spazi sovrani, dalle guerre commerciali alla pirateria, alla tratta degli schiavi e, per finire, alle minacce asimmetriche rappresentate dal terrorismo navale, questo saggio affronta la storia del diritto marittimo internazionale, raccontando la genesi delle norme e mettendo in luce tutte le zone d’ombra e le lacune che l’attuale evolversi della situazione geopolitica internazionale sta evidenziando. Oggi come nel passato le distese marine sono il confine su cui si giocano la pace e il benessere dei popoli, perché la storia insegna che chi controlla il mare controlla la terra.