Dall’introduzione di Antonio Collini: Una cosa è certa, neppure per un istante abbiamo pensato o alimentato la presunzione di raccontare la storia del fuoribordo e del fuoribordismo da competizione, semplicemente perchè […] è già stato fatto in modo splendido da autori espertissimi […].
[…] hanno fornito una grande quantità di informazioni per costruire e concretizzare questo nostro progetto, finalizzato però ad osservare l’argomento da un punto di vista italiano […].
[…] Vi confesso che è stato ed è veramente difficile parlare seriamente e dettagliatamente di un argomento che, per mancanza delle fonti cartacee storiche, rarissime e poco disponibili all’utilizzo, non si può verificare. […]
Per le nostre ricerche non rimaneva che l’alternativa dei campanelli, del presentarsi come dei rappresentanti porta-porta e raccontare a tutti dei nostri propositi […].