La Dalmazia è terra solare e attraente, rocciosa e adriatica, punteggiata da miriadi di isole piccole e grandi tra cui spiccano le Incoronate; ha alle spalle però aspre catene di monti attraversate da limpidi fiumi e dalle quali sgorga una bora gagliarda e anche furiosa. Questo piccolo continente luminoso è amato da tutti, apertamente. Giacomo Scotti vi ha intessuto un lungo canto d’amore, ammaliante e radioso, con tappe volanti e fisse; bivacchi e rifugi, altipiani e forcelle; ha scavalcato la Montagna delle Fate, è giunto alla Roccia delle Aquile; ha vagato incontrando le Sirene, nel mare cristallino e verde smeraldo che sta di fronte alla terraferma dalmata. È penetrato, perfino, nell’antro della «strega che si ciba d’aria nera»; ha camminato argutamente con San Pietro, ha partecipato come un cavaliere antico alla lunga battaglia di re, principi e draghi contro l’Uomo d’Acciaio. Lo scrittore fiumano ha saputo intrecciare la storia vera con la leggenda, la levità delle fiabe con il racconto spassoso e umoristico: ne è uscito un bellissimo libro, brioso, lucente e sapienziale, che esprime con tocco leggero e coinvolgente lo spirito autentico della Dalmazia, i colori e le meraviglie di questa terra impareggiabile.