Il volume studia la presenza dei mercanti pisani in Levante nel momento del massimo sviluppo della città toscana, tra il principio del XIII Secolo e quello del XIV.
Una presenza capillare – dagli scali dell’Asia Minore a quelli del Mar Nero, della Siria, di Cipro e dell’Egitto – che però si va indebolendo già dall’inizio del Trecento, sin quasi a sparire man mano che ci si addentra in quel secolo, per una serie di complesse ragioni che vengono puntualmente esaminate e discusse nella pubblicazione, fondata sull’analisi di tutta la documentazione d’archivio sinora nota, non solo di produzione pisana.