Descrizione
Raro esemplare della prima edizione di Arnoldo Mondadori Editore del 1984 in perfetto stato di conservazione, collezione “Omnibus”. In-8, legatura editoriale telata rossa con incisioni oro al dorso; sovraccoperta in carta illustrata a colori con alette; 348 pp., con risguardi illustrati a colori.
Dall’aletta anteriore: Questo primo romanzo di Folco Quilici ha spesso vigorosi tratti di un lirismo conradiano, specie nell’affrontare i grandi eventi naturali. In Cacciatori di navi, l’autore è affascinato dalla scoperta di una diversa e segreta dimensione del confronto-scontro fra l’uomo e il mare: la dimensione mitica e misteriosa dei mostri e delle furie e quella inquietante degli abissi magici, degli orizzonti ingannevoli, degli enigmi insolubili.
Teatro del romanzo – che si sviluppa nel crescendo di una suspence carica di incognite – è uno dei mari più difficili e fascinosi del nostro pianeta, quello che i brasiliani del nord-est chiamano maldito, nel quale le acque dell’Atlantico si confondono con quelle del Rio delle Amazzoni. In un orizzonte immenso – avvolto in dense foschie o sconvolto da rapidi quanto terrificanti uragani – una goletta fantasma, la Yemanja, va alla deriva. Darle la caccia e catturarla potrebbe significare – per i quattro amici di questa avventura; quattro newyorchesi partiti per godersi una vacanza di pesca in oceano – un premio di recupero molto allettante. Ma significa anche precipitare in una avventura che si fa di giorno in giorno più drammatica; in balia delle forze segrete di un mondo dove il reale e l’irreale hanno contorni confusi che spesso si sovrappongono: dove i fenomeni naturali imprevedibili e misteriosi sono invece spiegabili nella logica di un ambiente marino straordinario, come quando prendono forma in un’onda gigantesca e fangosa detta barra, o in gorghi implacabili come quelli creati dalla pororoca, o l’incontro scontro con grandi zolle galleggianti popolate da serpenti, che scendono lungo il Rio fino al mare aperto. Fatti reali che si intrecciano a fatti irreali, arcaici e misteriosi, come i riti per una splendida ma crudele dea-sirena, Yemanja, che porta alla pazzia e alla morte gli uomini che di lei si innamorano. Coraggio e follia, paura e abnegazione, stupore e attrazione per l’ignoto contribuiscono a sviluppare – pagina dopo pagina – la vicenda dei quattro amici, che, come ipnotizzati dalla caccia alla goletta e dalla lotta con gli elementi naturali, affondano sempre più in quel mare fantastico, travolti da sentimenti contraddittori di orrore e d’amore.