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bandiera ombra sugli oceani

Autore: adriano bedeschi

Editore: ugo mursia editore

ISBN: LDM1655997377

Esaurito

COD: LDM1655997377 Categorie: ,

Descrizione

Raro esemplare della prima edizione di U. Mursia & C. del 1973 in ottimo stato di conservazione, collana “Biblioteca del Mare” 80 (Uomini e navi di tutti i tempi 6). In-8, legatura editoriale telata blu con incisioni oro al piatto anteriore e al dorso; sovraccoperta in carta illustrata a colori con alette; 224 pp., con risguardi illustrati in blu, 33 fotografie in nero fuori testo.

Dall’aletta anteriore: Bandiere ombra non sono solo quelle che sventolano a poppa di yacht e di navi di varie Compagnie di Navigazione, adottate per eludere il fisco, ma sotto le quali il marinaio conserva integri tutti i suoi diritti, ma anche quelle issate da navi che deludono ogni aspettativa del marittimo.

Su queste ultime navi la sicurezza della vita, i diritti più elementari, acquisiti con secoli di lotta (orario di lavoro, anzianità, ferie, feste in navigazione, mercede e previdenza della vecchiaia), non sono nemmeno presi in considerazione: conta solo l’arbitrio del padrone!

Si direbbe una vendetta del tempo e della storia: nel XVI secolo gente di colore era portata schiava su navi battenti bandiere di uomini bianchi; nel XX secolo uomini di razza bianca navigano come schiavi sotto bandiere di paesi ex coloniali!

Nessuno può garantire nulla su tali navi e ogni sorpresa è possibile: dalle precarie condizioni dello scafo, delle macchine, delle attrezzature, alla formazione stessa degli equipaggi. Importante è che la nave esca dal porto e prenda il mare. Da questo momento gli uomini di terra (armatori, agenti, caricatori, assicuratori, ecc.) sono in una botte di ferro: sarà il Comandante, e solo lui, che dovrà vedersela con Dio!

Per tali navi non è indispensabile che l’equipaggio sia di marinai; caprai e muratori possono essere adibiti alla coperta, maniscalchi e stagnini sono promossi fuochisti o elettricisti; un operaio meccanico, se si è a corto di personale, è promosso Terzo o Secondo macchinista. Per tutti, indistintamente, dal mozzo al Comandante, è richiesto un solo documento: il passaporto in regola!

Al comando di tali navi, qualche volta, vengono chiamati uomini che del mare sanno solo che è salato: teste di copertura, un numero per la legge che esige un Comandante, una pacchia per gli armatori, poiché generalmente tali Comandanti si accontentano di un pugno di lenticchie. Se finisce bene, è un affare; se va male, chi paga, moralmente e spesso con la vita, è quel povero uomo… E coloro che ci rimettono veramente sono i pochi veri marinai che si trovano a bordo solo perché l’imbarco su navi nazionali non arriva mai o ritarda ed a casa hanno figli che da loro attendono il pane.