Nel 1879 Robert Louis Stevenson mette in pratica una vera e propria fuga da casa e, benché cagionevole di salute e con pochissimi quattrini in tasca, si imbarca a Glasgow, in Scozia, su un piroscafo di emigranti diretto in America. Vuole raggiungere Fanny, affascinante signora di cui poco più sa se non di esserne innamorato. Per raggiungerla in California compirà la traversata oceanica, la traversata delle grandi praterie e quella delle Montagne Rocciose in un viaggio epico in mezzo agli abissi dell’umanità, fin quasi a perderci la vita. Fu una specie di matrimonio in extremis, e se io sono dove sono, è grazie alle cure di quella signora che mi sposò quando ero un mero intrico di tosse e ossa, molto più adatto come emblema della mortalità che dello sposo, scriverà nelle sue Lettere. Questi sono i diari avvincenti dell’avventura americana scritti da uno dei più grandi scrittori del XIX secolo.