Sirene è un giornale dedicato a chi sente il mare vicino anche quando è lontano.
Grandi pagine di carta riciclata, ruvide e porose come solo le gore di sale lasciate dal mare sanno essere, ampi spazi bianchi, puri come un orizzonte sul mare e storie coinvolgenti, per entrare in sintonia con un’emergente comunità che guarda agli Oceani come crocevia dei destini del pianeta.
La carta è fatta di alghe e utilizza la flora marina in eccesso proveniente da ambienti lagunari a rischio. Per ogni mezzo chilo di alghe fresche si risparmia un chilo di legno. L’intero processo produttivo è stato scrupolosamente concepito per ottenere il minimo impatto ambientale.
Surf, apnea, il mare raccontato da un navigatore solitario, isole, spiagge da scoprire, usi e costumi della beach culture, storie di traghetti segreti, barche d’epoca, rotte degli squali balena, inchieste sull’inquinamento e sulla protezione del mare… Sirene crea una narrazione in cui chi ama il mare si riconosce e ritrova gli elementi caratterizzanti un’identità condivisa. L’approccio non è mai tecnico, ma sempre emotivo.
In questo numero:
Terra, aria, acqua
Tuffarsi non è ragionevole, non è mai scontato e forse neanche così spontaneo. Eppure ogni spuntone di roccia proteso sul mare, ogni passerella o piattaforma sospesa sull’acqua esercita un’attrazione fisica e mentale.
Hugo Vau: surfando Big Mama
Al largo di Nazaré c’è il Cerro, una secca che conoscevano i pescatori e non i surfisti. Ed è là che Hugo Vau, dopo averla cercata per sette anni, ha trovato la sua onda, la più grande mai surfata da un essere umano.
All’ombra del faro
Un padre da raggiungere e la magia di abitare in un faro. L’infanzia in viaggio da figlio di fanalista.
Figli di Sinbad
Flotte di dhow che incrociavano nel Golfo Persico come nell’Oceano Indiano: a bordo un’umanità vestita dello stesso bianco delle vele latine che governavano. Atmosfere di una marineria araba antica come Le Mille e una notte.
Carlo Sciarrelli, l’uomo che parlava alle prue
Le barche sembrano sempre avere qualcosa d’importante da dire a chi le guarda. Carlo Sciarrelli, eretico disegnatore triestino di yacht, ha trascorso la vita a capire il perché.
Milos, tra la Venere e il vulcano
Rimuovendo il passato e la profonda geologia nera dell’isola, la vita a Milos si accontenta della superficie e dei suoi bianchi assoluti.
La Isla
In un mondo dove apparentemente non c’è più niente da scoprire, Maiorca e le Baleari sono per Kate Bellm un microcosmo in cui vivere e raccontare coincidono.
