Raro esemplare in 2 voll. della prima edizione di Garzanti del 1966 in buono stato di conservazione, collana “I Grandi Libri”. In-16, brossura illustrata a colori (con qualche segno del tempo su entrambi i volumi); 264 pp. (vol. primo), 276 pp. (vol. secondo) i cui intonse pp. 57-60.
Versione di Nemi D’Agostino.
Dalla quarta di copertina: Poderosa avventura e ponderosa allegoria, culmine dello sviluppo unitario di una straordinaria arte, Moby Dick è il più grande libro della letteratura americana e uno dei più grandi di quella mondiale. La balena bianca cui il Pequod dà tanto accanitamente la caccia è per ognuno tutto quello che ognuno è capace di credere secondo la propria mente e il proprio cuore. Per Padre Mapple, è il mostro biblico, strumento misterioso di quel Dio di cui bisogna accettare doni e proibizioni: blasfemia, dunque, perseguirla con spirito di vendetta. Ma per capitano Achab è l’incarnazione del male metafisico, per Queequeg uno di quei demoni contro i quali i suoi fratelli selvaggi hanno sempre lottato, per Stubb e Flask un mero sorcio d’acqua ingigantito, per qualcuno addirittura può non esistere. Solo per Ismaele, il narratore della storia, la balena bianca è tutto questo, e ancora di più, ambigua come la Natura, come lei splendida e orribile, benigna e malvagia, vulnerabile e immortale.