Capolavoro in assoluto di Melville, edito nel 1851 e dedicato al “genio” di Nathaniel Hawthorne, “Moby Dick” racconta le vicende di una spedizione di caccia alle balene. Narratore e testimone dell’impresa è Ishmael, che si imbarca sulla Pequod, capitanata da Achab. questi, tormentato da un sentimento di vendetta nei confronti di Moby-Dick, una possente balena bianca che in un viaggio precedente gli aveva troncato una gamba, coinvolge l’intero equipaggio in un inseguimento spietato e tragico. Dalle intense pagine del testo emergono significati simbolici: il mare, omerico e biblico a un tempo, è l’abissale regno di terrore e profondità che travalica l’umano esistere e la balena bianca rappresenta il male e l’assurdità del mondo, l’irrangiugibile che pone ognuno di fronte alla propria impotenza.