Il mare è il protagonista assoluto di queste pagine, muto e potente, quanto muti e inermi sono gli altri personaggi principali, gli schiavi ammassati nel ventre della nave, incatenati a due a due nelle stive buie in cui le malattie si diffondevano fulminee, e ai quali la morte sembrava l’unico mezzo per recuperare la libertà. Fedele al suo metodo documentario, l’autore utilizza fonti autentiche, diari di ufficiali e cappellani di bordo, registri di bordo e bolle di carico, liste di razioni di cibo per gli schiavi.
Seguito indipendente del libro “La costa degli schiavi”.