Seguendo storie e culture finora negate e nascoste, per esempio quelle tracciate nei suoni della musica o quelle aperte dagli aromi delle cucine, emerge un Mediterraneo molto diverso da quello “classico” in cui l’Europa vede solo il rispecchiamento di se stessa. Ascoltando i diversi linguaggi che compongono il Mediterraneo, di ieri e di oggi, diventa possibile seguire prospettive nuove, più ricche e aperte, in cui il Mediterraneo si profila come crocevia di civiltà e possibile luogo di incontro.