Questo volume è il risultato di un’approfondita indagine storiografica e di una ricerca che ha portato l’autore a confrontarsi con una straordinaria mole di materiale documentario (pressoché tutto quanto è stato scritto sull’argomento negli ultimi sessant’anni riguardante le operazioni navali e aeronavali condotte dalla regia Marina, o in cui essa fu coinvolta, nei trentanove mesi che, dal 1940 al 1943, la videro impegnata in una logorante attività bellica nei teatri di guerra del mar Mediterraneo durante il secondo conflitto mondiale). In un’opera controcorrente rispetto alla lettura ufficiale degli eventi, che è stata ispirata dalla predominante storiografia di scuola angloamericana, l’autore compie un’analisi che si propone di emendare dagli stereotipi e dagli elementi inquinanti l’operato della forza navale italiana e di offrire una valutazione, sulla base del dato effettuale, del suo apporto bellico, perlopiù sminuito dalla propaganda britannica. La Regia Marina non vinse la guerra, ma, affiancata dall’aeronautica e con il saltuario concorso del poco affidabile alleato germanico, essa bloccò le forze navali e aeronautiche britanniche e fece dell’Italia l’attore principale dell’asse negli oltre tre anni della sua belligeranza nel Mediterraneo.