Il Mediterraneo dentro vuole essere una sollecitazione a risvegliare, a far rivivere e valorizzare la “coscienza mediterranea” di cui siamo eredi, che è tuttora presente nel nostro universo interiore, ma rischia sempre più di venire smarrita.
Il Mediterraneo, culla della nostra civiltà, è diventato sempre più un mare di morte, perché la nostra cultura, dimenticatasi delle sue origini, non vuole il mare aperto, ne ha paura, temendo di perdere il proprio malinteso e angusto senso di identità. La nostra vita è come una terra straniera per questo mare antico, la cui onda calda, nutriente, rassicurante per i nostri remoti progenitori non si arrestava mai.
È venuto il momento di renderci conto che la struttura del tempo fa sì che tutto quanto ci appare presente sia debitore della pulsione originaria proveniente da queste acque, che sono state storicamente il crocevia delle culture europee e dell’Asia occidentale, dell’emisfero settentrionale con quello meridionale.