In un paese del levante ligure la vita scorre tranquilla, quasi estranea alle leggi del tempo che passa alto sopra la traversa come un rigore sbagliato. C’è una chiesa, per chi ci crede, e c’è la sede della Scorza e Formaggio, in cui trovarsi a bere con il siò Luigi e giocare a carte con il Professore e il Carnesecca. Nel nulla che accade qualcosa, però, sta per succedere. Pochi se ne accorgono, qualcuno ne parla, nessuno sa cosa fare. In un paese del ponente ligure c’è un cantiere familiare che da secoli costruisce barche e c’è anche Pietro, un giovane che vede un futuro diverso da quello che il destino ha riservato da sempre alla sua famiglia. Un giovane che non si accontenta e vuole mettersi alla prova. In una città affacciata sul mare, Maddalena, “due gambe che finivano in Norvegia e un culo che era una bottiglia di sciacchetrà”, vuole dimenticare a tutti i costi la miseria patita da ragazza di condominio popolare. Non sa dove andare, sa solo che vuole andarsene da lì, ed è disposta a tutto pur di riuscirci, pur di far perdere le sue tracce. In un paese che parla con voce corale, al limitare del mondo, due inquietudini si incrociano, due storie si fondono per raccontare una grande avventura di mare e vita, di fughe e ritorni. Un cantiere navale diventa il palcoscenico inatteso di tre anime con un’unica certezza: quella di non essere come tutti gli altri. Ma solo gente nata e cresciuta su una sottile striscia di terra. Tra bosco e riviera.