Raro esemplare in 2 voll. della prima edizione delle Edizioni L’Artiere del 1965 in ottimo stato di conservazione. In-8, cofanetto rigido cartonato (con qualche segno del tempo) illustrato a colori, con fettuccia blu; legatura editoriale in similpelle con copertina rigida cartonata blu e incisioni oro al dorso; 296 pp. (vol. primo), 272 pp. (vol. secondo); il primo volume presenta i risguardi illustrati in rosso; entrambi i volumi sono corredati da numerose illustrazioni in nero e a colori nel testo; il secondo volume presenta due tavole in nero fuori testo.
Entrambi i volumi: disegni di Carmine Pizzella.
Allegati all’opera con fascetta coeva Per la plancia: 7 tavole di cui 2 a colori e il testo integrale delle Norme per prevenire gli abbordi in mare.
Dal capitolo Cosa è la nautica del volume primo: E’ questo un libro che i viaggi per mare non li racconta e non li racchiude, ma li asseconda e li governa; è un libro in cui tutti i nostri viaggi marini possibili giacciono in numeri, in equazioni, in linee ed angoli di geometria. Il vademecum della nostra fantasia e vocazione marinara: una tecnica per tradurle in realtà. Ha l’ambizione di accompagnarti nei tuoi viaggi immaginari dando parvenza di realtà alle tue fantasie con le cognizioni tecniche, quando seduto davanti alla televisione o al cinema ti parrà di partecipare, insieme ai marinai, alle manovre delle navi da guerra o inseguire la Balena Bianca di Melville.
Il mare è un elemento instabile e fluido: una realtà affascinante e pericolosa; è l’infinito o almeno la sua immagine plastica; cancella ogni via che l’uomo traccia su di lui; fa e disfa la nostra geometria, anche la più elaborata e sottile.
Tecnica e calcolo di fronte al mare diventanoi anch’essi fantastici: parte del sogno: momento analizzato dell’irrazionale; ma in pari tempo disinnescano il pericolo e allontanano il più possibile le tragiche fatalità naturali.
La nautica – che qui di questa discorriamo – è la scienza che insegna il modo di navigare. Essa teorizza la sicurezza del nostro andar per mare verso tutti i lidi vicini e lontani, tanto su un transatlantico quanto sul tuo yacht e persino sulla tua barca da pescatore.
[…] Noi studieremo insieme la Nautica, ovvero la Navigazione, ma ci limiteremo a norme pratiche, cercando cioè di rendere facile e piacevole ciò che da molti è considerato difficile.
Dovrei insegnarti la trigonometria piana e sferica, il calcolo infinitesimale e altre diavolerie del genere, ma non temere: eviterò lo scoglio fornendoti le tabelle che altri hanno già predisposto e ti insegnerò solo il modo di adoperarle. Vedrai che sarà semplice e sorprenderai te stesso per la meravigliosa possibilità che ti sarà data di calcolare con rapidità il punto nave, anche se tra e la matematica c’è quello che suol dirsi un fatto personale.
