Le origini del Bosforo sono oggetto di dibattito da parte della comunità scientifica. La teoria più accreditata vuole che questo stretto di straordinaria importanza, teatro di guerre e d’assedi, abbia assunto l’aspetto a noi conosciuto dopo un’era glaciale relativamente recente. Non manca chi ha collegato l’allagamento repentino del Mar Nero che ne è scaturito con il Diluvio Universale. Via di comunicazione per eccellenza della capitale di tre imperi (bizantino, latino e ottomano), il Bosforo è stato nei secoli il punto d’arrivo di viaggiatori e artisti, ambasciatori, spie e uomini di scienza; tra questi, Luigi Ferdinando Marsili il quale studiò le insidiose correnti dello stretto e le descrisse in un’opera sorprendente nel 1681. Negli anni successivi si assistette alla nascita della rivalità tra Russia e Impero Ottomano per la supremazia nella regione, con il Bosforo costantemente nelle mire degli zar. Da allora lo status dello Stretto e il lento declino turco divennero materia per la diplomazia e il diritto internazionale. Nonostante la stipulazione degli accordi di Montreux che ne regolano il transito e il regime, il Bosforo è tornato a far parlare di sé dopo l’annuncio del governo turco di voler costruire un’opera faraonica: un canale parallelo, con conseguenze imprevedibili sul piano geopolitico.