Sirene è un giornale dedicato a chi sente il mare vicino anche quando è lontano.
Grandi pagine di carta riciclata, ruvide e porose come solo le gore di sale lasciate dal mare sanno essere, ampi spazi bianchi, puri come un orizzonte sul mare e storie coinvolgenti, per entrare in sintonia con un’emergente comunità che guarda agli Oceani come crocevia dei destini del pianeta.
La carta è fatta di alghe e utilizza la flora marina in eccesso proveniente da ambienti lagunari a rischio. Per ogni mezzo chilo di alghe fresche si risparmia un chilo di legno. L’intero processo produttivo è stato scrupolosamente concepito per ottenere il minimo impatto ambientale.
Surf, apnea, il mare raccontato da un navigatore solitario, isole, spiagge da scoprire, usi e costumi della beach culture, storie di traghetti segreti, barche d’epoca, rotte degli squali balena, inchieste sull’inquinamento e sulla protezione del mare… Sirene crea una narrazione in cui chi ama il mare si riconosce e ritrova gli elementi caratterizzanti un’identità condivisa. L’approccio non è mai tecnico, ma sempre emotivo.
In questo numero:
William Trubridge oltre sé stesso.
Viaggio tra le isole immaginarie.
G-Land: surfando nella tana della tigre.
Alfabeto stromboliano.
Marcela Witt: tra l’oceano e le dune.
Titoli dalla vita di un marinaio. Storie di vela, legno e surf.
Urak Lawoi, il “popolo del mare”.
Libera spiaggia. Isola di Wight.
Sacche da marinaio.
Premio Gente di Mare.