un girovago pintor di meridiane

Il Capitano Enrico Alberto D’Albertis partecipò attivamente ai principali avvenimenti nei decenni a cavallo del Novecento. Infaticabile animatore di iniziative sportive e culturali, un secolo fa compì l’impresa che più di ogni altra lo rese famoso: salpato per l’America, infatti, il “Maina Zeneize” ripercorse, in condizioni analoghe, la rotta del primo viaggio di Colombo. Questo infaticabile genovese, pur legato alla sua città, non esitò mai di fronte a una partenza, a un viaggio verso terre lontane, alla prospettiva di incontri con popoli diversi. Ne sono testimonianza i numerosi cimeli portati in patria, da quelli donati al Civico Museo di Storia Naturale a quelli collocati nella dimora genovese di Monte Galletto, il “Castello” come fu subito battezzato all’epoca. Al tramonto della sua esistenza, D’Albertis legò il Castello al Comune di Genova, col desiderio che fosse adibito a Museo Colombiano. Il Museo è oggi realtà e, con le sue finestre sul porto, magicamente ci porta lontano, nello spazio e nel tempo, proprio come le immagini e le parole di questo libro.