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vent’anni di mediterraneo

Author: goran schildt

Publisher: ugo mursia editore

ISBN: LDM1655823697

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Description

Raro esemplare della prima edizione di U. Mursia & C. del 1973 in perfetto stato di conservazione, collana “Biblioteca del Mare” 91 (Crociere, regate, viaggi e avventure 30). In-8, legatura editoriale telata blu con incisioni oro al piatto anteriore e sul dorso; sovraccoperta in carta illustrata a colori con alette; 312 pp., con 11 illustrazioni innero nel testo e 38 tavole fotografiche in nero fuori testo.

Traduzione dallo svedese di Delli Adler Laurentsson.

Dall’aletta anteriore: Poco dopo la seconda guerra mondiale, l’Autore e la moglie, partiti dalla Svezia, attraversata da nord a sud tutta la Francia per fiumi e canali, giunsero con la Daphne nel Mediterraneo. Fu qualcosa di più d’una vacanza e qualcosa di diverso dalla solita calata del nordico verso i paesi del sole. Si trattava di ritrovare, dopo l’atroce conflitto, un nuovo senso alla vita. Possiamo dire che, in questo senso, l’Autore è stato il precursore della gran schiera di tutti coloro che, da allora, chiedono alla vela, e in genere alla libertà di movimento, anche con mezzi modesti, un modo per sottrarsi agli schemi condizionanti della società tecnologica e consumistica.

Ciò spiega il successo eccezionale, in molte lingue, dei libri che egli scrisse, in particolare del volume Nella scia di Ulisse, pubblicato nel 1955 dalla nostra Casa editrice. Ma, a distanza di vent’anni, l’Autore si volge a gettare uno sguardo retrospettivo, riepiloga i momenti più significativi dei suoi viaggi mediterranei, e rimane pensoso sul consuntivo. Personalmente, come frutto di quella sua prima ispirazione, egli ha trovato il suo rifugio e il suo paradiso nella casa che ha potuto costruirsi in un’isoletta greca, di fronte alla costa dell’Asia Minore; ma il problema generale che egli aveva anticipato si rivela più che mai, in tutta la sua drammatica dimensione e attualità, nella degradazione dell’ambiente e delle condizioni di vita, nella difficoltà crescente per trovare uno spazio in cui l’individuo possa avere un minimo di semplicità, di genuinità e di libertà.

A maggior ragione, queste pagine che rievocano i piaceri (e i dispiaceri) della prima “scoperta”, nelle Baleari e in Sardegna, sulla costa spagnola e sulla scia di Ulisse, nelle acque turche e in quelle egiziane, sono provviste di un fascino ineguagliabile.

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